New York Times

La duchessa di Sussex Meghan Markle ha raccontato in un editoriale intitolato The Losses We Share pubblicato sul New York Times di aver avuto un aborto spontaneo. Pochi mesi dopo aver avuto il primo figlio, Archie Harrison, precisamente a luglio, la moglie del principe Henry ha confidato che “in una mattina di luglio, che sembrava identica a tutte le altre – racconta l’attrice americana di Suits – ho sentito una forte fitta all’addome. Mi sono accasciata a terra, tenendo in braccio Archie, e cantandogli una ninna nanna, per tranquillizare entrambi — e quella melodia allegra era in netto contrasto con la sensazione che ci fosse qualcosa di anomalo. Sapevo, mentre stringevo il mio primo figlio, che stavo perdendo il secondo”.

Meghan Markle si racconta al New York Times

Nell’editoriale del New York Times, Meghan Markle parla del suo dolore “insopportabile”, vuole condividere la sua esperienza nella speranza di aiutare altre persone e riconosce il potere delle parole: “Quando siamo invitati a condividere il nostro dolore possiamo insieme compiere i primi passi verso la guarigione”. Nel giorno della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la duchessa del Sussex ha chiesto di essere identificata nell’editoriale come “madre, femminista, attivista”. Il suo è un racconto onesto di come il dolore e la sofferenza convivano con la quotidianità, anche in una casa in cui non manca nulla, in una vita fatta di privilegi e notorietà.

“Ore dopo in un letto d’ospedale, ho stretto la mano di mio marito, il suo palmo sudato, ho baciato le nocche bagnate dalle nostre lacrime. E in quel momento, mi ricordai di quando, lo scorso anno, Harry e io stavamo terminando un lungo tour in Sudafrica. Ero esausta. Stavo allattando mio figlio, e stavo cercando di comportarmi, di fronte al pubblico, come se nulla fosse, come se non fossi affaticata. Un giornalista mi chiese: ‘Sta bene?’. Gli risposi in modo onesto, non immaginando che le mie parole potessero avere un’eco così vasto in così tante donne, neo-mamme e mamme da molti anni, ma anche tra tutti coloro che hanno sofferto in silenzio, ciascuno a suo modo. La mia risposta ha forse dato a chi l’ha ascoltata la sensazione di poter finalmente dire la verità su se stessi. ‘Grazie di avermelo chiesto’, risposi. ‘Non sono in molti a farlo’. In quel letto d’ospedale, guardando il cuore di mio marito andare in pezzi, mentre tentava di tenere insieme i pezzi del mio, ho capito che l’unico modo per iniziare una rinascita è questo — chiedere: ‘Stai bene?’“.

Questa domanda viene fatta molto spesso, ma molto spesso non si ascolta neanche la risposta. Questa domanda viene fatta con cortesia e con la medesima cortesia si risponde, a volte non si conosce veramente la risposta alla domanda ‘Stai bene?’ e non si ha il coraggio di dire la verità.

Meghan Markle al New York Times parla dell’esperienza dell’aborto spontaneo come se fosse, oggi, ancora un taboo e parla del difficile 2020, del coronavirus e delle difficoltà che accomuna tutte le persone del mondo: “Mentre ci prepariamo a feste così anomale, in cui saremo separati dalle persone che amiamo, di impegnarci a chiederci a vicenda: ‘Stai bene?’. Perché, per quanto si possa essere in disaccordo, e fisicamente distanti, siamo più legati l’uno all’altro di sempre, visto quello che tutti noi abbiamo vissuto, quest’anno. Ci stiamo riadattando a una ‘nuova normalità’ dove i nostri volti sono nascosti dalle mascherine, ma dove siamo anche spinti a guardarci l’un l’altro negli occhi. Per la prima volta, dopo molto tempo, stiamo iniziando a guardarci, come esseri umani“.

Meghan come Lady D

E quindi è giusto che le parole della duchessa abbiamo un eco così grande, lei che prima di entrare a far parte della famiglia reale aveva portato avanti la sua lotta contro la discriminazione di genere e di razza oltre che per le pari opportunità. Adesso che è tornata negli Stati Uniti, la sua intenzione è di sfruttare in modo sano la sua popolarità per mettere in luce alcuni temi, che elenca al New York Times senza troppi giri di parole: le morti legate alla pandemia da Covid, le ingiustizie razziali e al movimento Black Lives Matter, alla divisione dell’America: “La protesta pacifica è diventata violenta. Dove c’era salute c’è malattia. Dove una volta c’era comunità oggi c’è divisione. Siamo ormai divisi persino su che cosa sia un fatto, sull’affidabilità della scienza, sulla vittoria o la sconfitta in una elezione”, parla della ‘frode elettorale’ di cui Trump è convinto “questa polarizzazione, ci ha lasciato più soli che mai. Questo è un anno che ha portato molti di noi al limite della sopportazione”.

Molti vedono il lei, la figura ormai mitizzata di Lady Diana, allo stesso modo si aprono al mondo condividendo dubbi e debolezze, si adoperano per le grandi e piccole cause, per aiutare il prossimo ma la domanda resta sempre la stessa: “Stiamo bene?”, risponde alla fine la Markle nell’editoriale del New York Times “sì, staremo bene”.