Videogiochi

Il mondo delle attrazioni digitali è in perenne evoluzione e il 2024 sembra promettere grandi novità a livello tecnologico. Oggi come oggi provare un’esperienza videoludica è alla portata di tutti, anche di chi non possiede una console all’ultimo grido. Persino i classici giochi di carte vengono praticati ormai dietro uno schermo e basta spulciare rapidamente sul web per capire come giocare al solitario o sfidare un amico a distanza avvalendosi soltanto della connessione alla rete. Quando si parla di gaming, però, sono soprattutto i cari vecchi videogame propriamente detti a dominare la scena. L’anno scorso ha registrato alti e bassi per quanto riguarda le vendite nel settore: sono stati pubblicati indubbiamente titoli di spessore, ma più di un’azienda è stata portata ad un ridimensionamento e ci si aspettava sicuramente di più in termini di risultati dopo l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Un’operazione che ha fatto parlare di sé più che altro per le migliaia di licenziamenti che si sono verificati da lì a breve.

Nel 2022 il mercato globale aveva subito un calo non indifferente, passando da circa 193 miliardi di dollari di indotto a 183 e nel 2023 il dato non è cambiato più di tanto. L’auspicio è quello di giungere ad una revenue che superi il tetto dei 200 miliardi entro il 2026. Xbox e PlayStation continuano a dominare la scena dell’hardware e secondo gli addetti ai lavori dovrebbero risollevare la situazione nel corso di tutto il 2024, puntando soprattutto allo sviluppo delle community e ad una maggiore profondità dell’esperienza di gioco. A lungo la tendenza ha riguardato giochi con un elevato livello di engagement, a prescindere dalla qualità.

Nel prossimo futuro, però, l’andazzo dovrebbe cambiare nettamente e anche le società legate al mercato del mobile intendono evolversi per iniziare a tuffarsi anche su pc e console. Il 2023 non è stato certo un anno florido per il gioco sui dispositivi portatili, che hanno iniziato a soffrire non solo un mercato saturo, ma anche le continue restrizioni delle privacy policy. Piuttosto che allargare il parco contenutistico, però, si lavorerà sui titoli già pubblicati per garantirne un’ulteriore longevità. D’altro canto, i giochi mobile di successo non sono mai stati tantissimi: meglio puntare su quelli che hanno già attecchito.

Il 2024 potrebbe essere anche l’anno della svolta definitiva per l’Intelligenza Artificiale, il cui impiego in fase di sviluppo viene già visto come una soluzione ideale per ottimizzare tempi di produzione e costi. In alcuni giochi come “GTA VI” potrebbe rivelarsi utile anche per migliorare esponenzialmente le interazioni con i personaggi guidati dalla CPU, rendendo più realistici i dialoghi con i giocatori. Quello di Rockstar Games è indubbiamente uno dei titoli più attesi dall’intera industria videoludica, ma la sua uscita non avverrà prima del 2025.

Nel corso di quest’anno, invece, vedranno la luce altri giochi destinati a diventare popolari come “Silent Hill 2” della Konami, remake del survival horror rivisto da Bloober Team. Il paragone con la serie di “Resident Evil” è già iniziato, ma gli sviluppatori hanno assicurato che il gameplay non sarà stravolto. Anche “Senua’s Saga Hellblade 2” promette bene: si tratta di un’esclusiva Microsoft, che quindi sarà disponibile solo per Xbox. Non ci sono invece notizie certe per quanto riguarda l’uscita di “Dragon Ball: Sparking! Zero”, picchiaduro dedicato ad una delle opere più celebri del panorama del manga giapponese.

Niente da fare per la Nintendo Switch 2, la console che dovrebbe segnare il passo in avanti della “grande N”, che non sforna macchine dal 2017. Ciononostante, la casa di Super Mario è riuscita a reggere il confronto anche con i sistemi di ultima generazione. La Switch 2 dovrebbe uscire nel marzo del 2025 e a quel punto potrebbe surclassare anche la tanto rinomata PlayStation 5. Insomma, il settore videoludico è in pieno fermento e le tecnologie moderne non smettono di progredire. Il futuro del gaming sarà sicuramente tale da incuriosire anche i più scettici.