Coronavirus nel mondo

Non più la mascherina che siamo abituati ormai a usare, ma un vero e proprio bavaglio. Condannata a quattro anni di reclusione l’ex avvocatessa Zhang Zhan, la 37enne attivista cinese, blogger e dissidente è stata accusata di “fomentare dispute e provocare problemi”. Possono le parole e la propria verità farti rinchiudere in una cella per il massimo della pena che questa accusa prevede? In Cina, a quanto pare, sì.

La repressione contro Zhang

“Le restrizioni alla libertà di espressione e all’accesso alle informazioni, le intimidazioni e la sorveglianza dei giornalisti, così come le detenzioni, i processi e le condanne di difensori dei diritti umani, avvocati e intellettuali in Cina, stanno crescendo e continuano a essere fonte di grande preoccupazione”: lo afferma un portavoce dell’alto rappresentante della politica estera della Ue, chiedendo il ‘rilascio immediato‘ di Zhang Zhan, la giornalista che aveva raccontato, dal suo punto di vista, la pandemia di Wuhan.

La “citizen journalist”, infatti, con suoi video social (su WeChat, Twitter e YouTube) ha raccontato i giorni del lockdown e le proteste dei cittadini di Wuhan, sfidando così la propaganda sull’epidemia del partito Comunista Cinese che si era proclamato guida del popolo, unito conto il coronavirus. La donna (la prima a finire a processo e essere condannata) ha mostrato mediante video e foto la verità sull’epicentro della pandemia globale. Immagini forti, Vanity Fair scrive che aveva mostrato “le lunghe file negli ospedali, i sacchi pieni di corpi senza vita, le minacce rivolte ai parenti che reclamavano le ceneri dei propri cari, le lamentele dei cittadini per la durezza della quarantena o l’incertezza economica. Insomma tutto quello che la propaganda nascondeva, mettendo in mostra, invece, una efficiente risposta delle autorità”.

Zhang Zhan non è la sola

La Ue chiede anche che vengano rilasciati l’avvocato per i diritti umani Yu Wensheng, e altri difensori dei diritti condannati e imprigionati, inclusi Li Yuhan, Huang Qi, Ge Jueping, Qin Yongmin, Gao Zhisheng, Ilham Tohti, Tashi Wangchuk, Wu Gan, Liu Feiyue.