Bricolage

L’Italia manca per un soffio il podio europeo del mercato del DIY (Do It Yourself), ma i dati sono più che positivi.

Stando ad una recente ricerca condotta da GHIN, Fedyma ed Edra, la Penisola risulta quarta nella graduatoria dei paesi europei maggiormente appassionati di fai da te. Si tratta di un risultato interessante, considerando che lo Stivale viene preceduto soltanto da “mostri sacri” del calibro della Francia, della Germania e della Gran Bretagna.

Se poi si analizza la situazione a livello globale, arriva un’ulteriore buona notizia: siamo ottavi in lista. Ecco perché in questo articolo approfondiremo i numeri del mercato del DIY in chiave nazionale e mondiale, insieme agli strumenti preferiti dagli amanti tricolori dell’hobbistica.

Fai da te: un mercato che vale miliardi di euro

Il mercato del DIY in Italia vale più di 12 miliardi di euro, stando alle ultime analisi condotte da Edra, GHIN e Fedyma. Il report, come ogni anno, ha sottolineato che entro i confini della Penisola si trovano milioni di persone appassionate di fai da te. Per quel che riguarda la situazione dell’Italia nelle classifiche globali, ecco i risultati: siamo ottavi, dopo il Giappone, il Canada, gli Stati Uniti d’America, l’Australia e i tre paesi europei citati poco sopra.

Lo Stivale è riuscito a fare meglio della Spagna (+16%), che in questo settore viene considerata come uno dei paesi di maggior successo. Se si analizza la tipologia di hobby preferita dagli italiani, escludendo i passatempi videoludici, soltanto il giardinaggio riesce a tenere il passo dell’handmade.

Gli strumenti preferiti dagli appassionati italiani

Dalla carpenteria alle piccole riparazioni, passando per il bricolage e la tornitura, ci sono una serie di strumenti e di elettroutensili che non mancano mai nel laboratorio di un bravo hobbista. Giusto per citarne uno, ecco la troncatrice radiale per legno, che è possibile approfondire leggendo le guide dei blog di settore: un apparecchio che permette di fare dei tagli trasversali, per ottenere ad esempio dei perfetti listelli per il parquet.

Naturalmente la lista di prodotti utilizzati nei laboratori degli italiani è decisamente più ampia, e include altri must have come le seghe circolari, le piallatrici elettriche, i torni, i trapani e molto altro ancora. Fra gli strumenti preferiti si trovano pure le fresatrici, insieme ad attrezzi manuali come gli scalpelli e le sgorbie. Non mancano poi i compassi per falegname, i martelli e le morse, le seghe manuali e i seghetti elettrici (come quelli a gattuccio).

Un laboratorio di handmade non può dirsi tale se mancano le squadre e la pialla manuale, ancora una volta obbligatori per chi lavora materiali come il legno. Concludiamo questa piccola classifica degli attrezzi più utilizzati nel DIY citando le lime e le raspe, mentre per il metallo tornano protagonisti il tornio e la troncatrice, detta anche taglierina.

L’impatto della pandemia sull’hobby del fai da te

L’avvento della crisi sanitaria ha modificato in maniera radicale le abitudini quotidiane delle famiglie di tutto il mondo, e l’Italia non ha fatto eccezione. Durante il lockdown dello scorso anno, infatti, gli italiani si sono ritrovati segregati in casa, con l’impossibilità di uscire e di compiere le comuni attività di tutti i giorni. Per sfuggire dallo stress, e per occupare il tempo in modo sano, hobbies come il fai da te sono diventati assoluti protagonisti.

Anche in questo caso, ci sono i dati che parlano chiaro, e stavolta si fa riferimento ad una ricerca condotta da YouGov. Secondo l’analisi, il 23% degli italiani si è dedicato alle attività di bricolage durante la pandemia, mentre i lavori generici di manutenzione in casa hanno raggiunto addirittura una quota del 40%. Bene anche il giardinaggio, con una percentuale pari al 32%, e le decorazioni domestiche (18%).

Salgono le “quote rosa” nel settore del DIY

L’handmade non è un settore per soli uomini, considerando che negli ultimi tempi (e ancora una volta sotto la spinta del lockdown) molte donne si sono avvicinate a questo comparto. In aiuto ci vengono nuovamente i dati di YouGov, secondo i quali il 22% delle donne ha praticato il bricolage nel 2020, mentre per le decorazioni della casa si arriva al 25%. Infine, si chiude con i lavoretti di manutenzione, che hanno visto una quota femminile del 34%.