Schwedenplatz

Tutto è iniziato vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel centro di Vienna, dove i passanti si godevano l’ultima libera uscita prima del lockdown, poi la strage. Verso le ore 20 sono iniziati i primi spari poi un’esplosione. Secondo alcune fonti, infatti, uno degli attentatori si è fatto esplodere, ma non è dato per certo, le indagini sono ancora in corso. Almeno quattro i civili morti e i feriti ammontano a circa venti.

Attentato a Vienna: gli sviluppi

Non tre ma addirittura si pensa siano quattro gli attentatori, infatti ci sono diversi sospetti in fuga, uno arrestato, l’altro ucciso sul colpo dalla polizia intervenuta tempestivamente sulla scena. Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, non ha però confermato la cattura di uno o più assalitori. Pare che il luogo di culto ebraico fosse proprio l’obiettivo dell’attentato.

Un poliziotto è rimasto ferito nello scontro a fuoco ed è stato sottoposto a intervento chirurgico. Alcuni media hanno parlato anche di una presa di ostaggi in un ristorante giapponese, ma anche questa informazione al momento non è stata confermata, ci saranno ulteriori aggiornamenti. Nel frattempo, la Repubblica Ceca ha deciso di avviare controlli alle frontiere con l’Austria.

“Non c’è spazio per l’odio e la violenza”

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz lo ha definito “un attacco terroristico disgustoso”, aggiungendo che l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. L’obiettivo sembra essere tutta l’Europa, non solo in balia della pandemia, che oggi è ancora vittima del terrorismo.

“I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo“, ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron di fronte all’ennesimo attacco in Europa dopo la decapitazione di Samuel Paty e gli attentati di Nizza e Lione.

“Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea”, ha twittato anche il premier Giuseppe Conte, alle prese con il nuovo Dpcm.