Cannabis terapeutica

Partendo dalla posizione degli scettici in tema cannabis light, fino a qualche tempo fa, la canapa era contrassegnata come pianta di droga illegale, ora, all’improvviso, il mondo intero afferma che la canapa sa la pianta più miracolosa del pianeta. Suona come una bufala, giusto? Quello su cui in molti dovrebbero, ma non si soffermano, è l’impatto che ha la cannabis light sull’ambiente, producendo ossigeno al pari di alberi secolari.

La cannabis light non è una droga

Dall’alimentazione al materiale da costruzione, dall’abbigliamento al biocarburante, dalle vele delle navi alla bioplastica, tutto prodotto tramite le fibre della pianta di cannabis.

Perché allora la pianta, detenzione e consumo, è stata vietata negli anni? L’unico crimine della canapa è che appartiene alla stessa specie vegetale della cannabis o della marijuana. Questa relazione tra specie ha portato alla sua criminalizzazione.

La cannabis narcotica ha alti livelli di una sostanza chimica chiamata tetraidrocannabinolo, più comunemente noto semplicemente come THC. Questa è la sostanza chimica psicoattiva che conferisce alla marijuana la sua capacità di alterare la mente.

La presenza di THC nella canapa, invece, è limitata allo 0,3 percento o inferiore. Ecco perché alla cannabis light mancano le proprietà psicotrope dei suoi parenti. La mancata osservazione di questa differenza fondamentale aveva portato alla dichiarazione di contrabbando della canapa.

Una pianta utilizzata dall’uomo fin dall’antichità ha abbandonato le iniziative umane, causando probabilmente molti danni all’ambiente nel processo di criminalizzazione. Con la recente rinascita della sua legittimità, i molteplici benefici dei semi e fibre stanno riaffiorando nella vita quotidiana di tutti.

Produzione di ossigeno

Una delle tante affermazioni fatte sulla canapa riguarda la capacità della pianta di produrre ossigeno. Si dice che un acro di canapa possa produrre ossigeno pari a 25 acri di foresta. Quanto è vera l’affermazione?

La risposta a questa domanda apparentemente semplice è più complicata di quanto sembri. Ha a che fare con diversi fattori che sono obbligatori da comprendere prima di capire come la pianta di cannabis produce ossigeno in modo così eclatante.

Come producono ossigeno le piante?

La semplice risposta è: attraverso la fotosintesi, il processo che le piante utilizzano per produrre il proprio “cibo”. Il termine fotosintesi significa semplicemente “fare cose con la luce”. Le radici delle piante assorbono acqua e sostanze nutritive dal terreno anche se alcune piante possono anche assorbire l’acqua dall’atmosfera attraverso fori invisibili chiamati stomi.

L’energia per la fotosintesi proviene dalla luce solare. La clorofilla e i carotenoidi presenti nelle foglie verdi delle piante possono assorbire energia dal sole.

Quindi, mediante una serie di reazioni chimiche, l’anidride carbonica viene scomposta e ri-assemblata per formare glucosio, utilizzando l’energia raccolta dalla luce solare. L’ossigeno viene prodotto come sottoprodotto di questo processo poiché le piante non hanno bisogno dell’ossigeno presente nell’anidride carbonica durante la fotosintesi.

Poiché l’ossigeno è un sottoprodotto della fotosintesi, le foglie con la clorofilla e i carotenoidi dovrebbero essere la parte più importante della pianta nel processo. Le piante grandi con più superficie fogliare e un numero maggiore di foglie dovrebbero produrre più ossigeno di qualsiasi pianta più piccola in termini di quantità fogliare.

Considerazioni finali

Secondo le innumerevoli pubblicazioni scientifiche, un albero può assorbire fino a 48 libbre di anidride carbonica in un anno e può intrappolare fino a una tonnellata di gas in 40 anni. Non è quindi possibile un confronto diretto con la cannabis.

Ci sono altre complicazioni a riguardo, anche poiché, le variabili esatte non sono chiaramente definite. Ad oggi non è noto uno studio che abbia effettivamente misurato l’ossigeno prodotto da un ettaro di alberi, per confrontarlo con la capacità della cannabis light. Tuttavia, i test in scala suggeriscono che la curva è inclinata verso la cannabis.