Libri

Tra gli scrittori contemporanei più influenti c’è sicuramente Michela Murgia. Scrittrice, blogger, drammaturga, critica letteraria e opinionista televisiva, nella sua lunga carriera ha collezionato grandi successi. Ha vinto, infatti, i premi Campiello, Dessì e SuperMondello.

La carriera e i libri di successo di Michela Murgia

Prima di ottenere il meritato successo, la scrittrice Michela Murgia comincia la sua carriera facendo le esperienze più stravaganti. Fa l’insegnante di religione nelle scuole, la venditrice di multiproprietà, l’operatrice fiscale, la dirigente amministrativa in una centrale termoelettrica e la portiera di notte. Il suo primo libro nasce per caso. Inizialmente pensato come blog, viene poi pubblicato Il mondo deve sapere, che racconta in chiave satirica la realtà degli operatori di telemarketing all’interno del call center di un’importante multinazionale. L’opera riesce a mettere a fuoco lo sfruttamento economico e la manipolazione psicologica a cui sono sottoposti i lavoratori precari. Dal libro nasce poi un spettacolo teatrale di David Emmer e trae spunto anche la sceneggiatura del film di Paolo Virzì, Tutta la vita davanti.

Successivamente l’ispirazione verrà dalla sua terra: la Sardegna. Per Einaudi infatti pubblica Viaggio in Sardegna, una guida letteraria dei luoghi meno noti dell’isola, e il pluripremiato romanzo Accabadora, una storia ambientata nella Sardegna degli anni cinquanta che affronta i temi dell’eutanasia e dell’adozione. Da quel momento in poi continua a scrivere. Dal pamphlet contro il femminicidio, L’ho uccisa perché l’amavo (falso!), al saggio Ave Mary, sulla figura della donna nella chiesa; ma anche sul tema dell’identità, Futuro Interiore, fino al memoir letterario L’inferno è una buona memoria, passando per la raccolta di storie illustrate Noi siamo tempesta e il bellissimo romanzo Chirù.

Morgana: da podcast a libro

Nel 2019, insieme alla collega Chiara Tagliaferri, pubblica la raccolta di racconti biografici Morgana, storie di ragazze che tua madre non approverebbe, a cui fa seguito, uscito proprio ieri 7 settembre 2021, Morgana, l’uomo ricco sono io. Le biografie sono tratte dal celebre podcast che le due autrici realizzano insieme dal 2018. “Sono io l’uomo ricco, storie di donne che non hanno avuto bisogno di sposare un uomo con i soldi”: così si presenta il podcast Morgana sulla piattaforma Storie Libere. In ogni puntata si parla di donne fuori dagli schemi, strane, pericolose, esagerate e difficili da collocare. Ma, nonostante questo, hanno avuto successo e gestito in autonomia il proprio denaro.

Nel libro, le due autrici si dedicano alle biografie di dieci Morgane, molto differenti tra loro. Moana Pozzi, Caterina da Siena, le sorelle Brontë, Moira Orfei e Marina Abramović sono solo alcune protagoniste. Vivono in epoche diverse, con costumi diversi e operano in campi diversi. Eppure tutte sono accumunate dalla volontà di farsi da sé. Ciò implica ostacoli, cadute e traguardi. Affrontano le sfide e il trascorrere di ogni giorno grazie all’unicità che le contraddistingue, senza condizionamenti.

Altre figure femminili di cui parla il libro sono la famosa stilista, militante e attivista Vivienne Westwood e la modella, cantante e attrice Grace Jones. Poi si racconta della piccola Shirley Temple, il cui successo è stato condizionato dalla sua giovane età ma che non si è arresa al passare del tempo e si è reinventata. Infine ci sono anche la triste storia di Tonya Harding, la prima donna che è riuscita a fare un triplo axel in un campionato, e quella fuori dagli schemi di Zaha Hadid, per la quale l’architettura diviene un concetto.

Michela Murgia e il mondo de L’Espresso

Michela Murgia non si limita a scrivere. Partecipa, infatti, alle trasmissioni Quante storie e Chakra, entrambe su Rai 3. Inoltre mette in scena anche diverse produzione teatrali.

Nel 2021 Murgia pubblica un’altra sua opera saggistica, Stai Zitta, e altre nove frasi che non vogliamo sentire più, che arriva dopo il successo di Istruzioni per diventare fascisti, e inizia a curare la storica rubrica de L’Espresso chiamata L’Antitaliana. Nata negli anni ‘80, altri grandi autori, tutti uomini, sono stati chiamati ad intervenire, tra cui Giorgio Bocca (che l’ha fondata) e Roberto Saviano. Michela Murgia è la prima donna a firmarla.

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