Reddito di cittadinanza

La domanda corre sui social, qualcuno lo teme e qualcun altro lo spera, ma cosa accadrebbe davvero al RDC se dovesse cadere il Governo Conte? Il Governo si trova a vivere un momento difficile dopo la crisi di dicembre.

In questi giorni, dopo l’apertura della crisi messa in atto da Matteo Renzi, il Governo sta discutendo per ottenere la fiducia, molti si chiedono cosa potrebbe accadere al Reddito di cittadinanza.

Il Reddito di cittadinanza e la crisi di Governo

Il Reddito di cittadinanza nasce come strumento per combattere la povertà e aiutare i riceventi a reinserirsi nel mondo del lavoro. È valido per 18 mesi dalla sua approvazione e viene rilasciato dopo attenta valutazione.

È molto difficile che il Reddito di cittadinanza possa venire sospeso o eliminato in caso di caduta del Governo. Infatti la Legge di Bilancio, approvata a dicembre, ha stabilito la copertura del Reddito fino al 2029, questo significa che fino a quella data l’Inps dovrà erogare i rinnovi.

Perché il Reddito di cittadinanza non venga più erogato occorre cancellarlo e per questo bisogna intervenire a norma di legge. Quello che prevede la legge per eliminare una norma come il RDC è il referendum.

Una ulteriore possibilità è una nuova legge che dovrebbe introdurre una normativa nuova sulla questione del Reddito, ovvero uno strumento alternativo al Reddito di cittadinanza. In ultimo, uno strumento come il RDC può essere cancellato da un intervento della corte costituzionale. Tuttavia questi scenari sono piuttosto improbabili.

Gli scenari possibili

Quando viene a mancare la maggioranza di Governo, si apre la crisi; a questo punto il Presidente del Consiglio può chiedere le dimissioni. Il Presidente della Repubblica può scegliere di non accettarle e rinviare il Governo alle Camere aspettando il voto di fiducia.

A questo punto seguirebbero le consultazioni per formare un nuovo Governo. Questo incarico viene affidato al Presidente della Camera o al Presidente del Senato. Se non si riesce ad ottenere una maggioranza si procede con lo scioglimento delle Camere.

Se, invece, si riesce ad ottenere una maggioranza, allora si cerca un incaricato per formare il nuovo Governo. In questi casi si possono formare diversi tipi di governi, come il Governo tecnico, Governo di Scopo, Governo Istituzionale o il Rimpasto.