Bankitalia ha già lanciato l’allarme: tra qualche anno non ci saranno più i soldi per pagare le pensioni. Da questa necessità, dunque, è giunta la sentenza della Corte che prevede il congelamento delle pensioni per tre anni. Occorre quindi ridurre il numero delle uscite dal lavoro e aumentare i prelievi di solidarietà sulle pensioni d’oro.
Pensioni congelate, ma solo per tre anni
Cinque anni – secondo la Corte – sarebbe una durata “eccessiva rispetto all’ordinaria proiezione triennale del bilancio di previsione dello Stato e all’estensione nel tempo degli obiettivi perseguiti dalla misura”. Per questo motivo, le pensioni rimarranno congelate per tre anni.
Bankitalia ha già dichiarato che i soldi potrebbero non bastare per pagare tutti i contribuenti attualmente in pensione. Occorre quindi correre ai ripari.
Alcune misure di contenimento degli importi relative alla Legge di Bilancio 2019 riguardano il blocco delle rivalutazioni sugli assegni e il cosiddetto prelievo del contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro. Queste sono le due strade che Bankitalia intende seguire per riuscire a erogare le pensioni. I soldi, infatti, sono in esaurimento.
La Corte, dunque, ha ritenuto legittimo il congelamento affinché si possano garantire i principi di ragionevolezza e proporzionalità. Inoltre, non viene leso nemmeno il criterio della progressività, in quanto la regola verrà applicata per tutti i trattamenti minimi di 100.000 euro lordi all’anno.
