Coronavirus decreto Io resto a casa

A seguito delle misure previste dal nuovo DPCM che penalizza notevolmente alcune categorie (settore ristorazione, lavoratori dello spettacolo, settore culturale), il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato ieri, 28 ottobre 2020, il Decreto Ristoro, visibile in Gazzetta Ufficiale. Qui il testo completo del Decreto Ristoro.

Bonus Partite Iva

Il Decreto Ristoro prevede un bonus contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre, hanno partita Iva attiva e svolgono attività legate ai settore economici compresi nella misura restrittiva. Vengono poi specificati i CODICI ATECO per i quali è previsto il contributo.

Sostegno per turismo, cultura e fiere

Nel Decreto, un aiuto previsto anche per i settori cultura e turismo, entrambi colpiti dalla pandemia. Il fondo già ad essi destinato è stato incrementato di 100 milioni per la cultura e di 50 milioni per il turismo, per l’anno 2020.

Anche per l’export e le fiere internazionali il Decreto Ristoro prevede un incremento del fondo di euro 200 milioni.

Cancellazione della seconda rata dell’IMU e Proroga modello 770

Arriva un grandissimo sgravio e si tira un sospiro di sollievo per la rata IMU, che è stata cancellata: “Per l’anno 2020, non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU) di cui all’articolo 1, commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, concernente gli immobili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate”.

Viene invece prorogata la presentazione del 770: “Il termine per la presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta relativi al 2019 è prorogato fino al 10 dicembre 2020“.

Reddito di emergenza per altre 2 mensilità

Per tutti quelli che hanno beneficiato del Reddito di Emergenza è stata prorogata la somministrazione per altre 2 mensilità.

La possibilità di richiedere l’ultima erogazione del REM era scaduta il 15 ottobre scorso ma, grazie al Decreto Ristoro, sarà possibile beneficiarne per altri due mesi. La condizione di proroga vale per chi ne era già beneficiario e per chi, nel mese di settembre, ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo erogato dal Reddito di Emergenza, il cui valore varia dai 400 agli 800 euro.

Il REM è un vero e proprio reddito che spetta a coloro che, al momento, non hanno alcuna forma di contributo o ai lavoratori che non sono coperti dagli ammortizzatori sociali e dagli attuali bonus previsti per il sostegno della crisi da coronavirus.