Disabilità

Con il termine “pensioni d’invalidità” non si fa riferimento soltanto all’assegno ordinario di invalidità, ma a una serie di prestazioni riservate a particolari categorie di cittadini che spesso non si conoscono e che possono mettere in confusione i contribuenti.

Per poter richiedere una delle pensioni d’invalidità occorre soddisfare dei particolari requisiti fissati dall’INPS e inoltrare l’apposita richiesta all’Istituto.

Facciamo chiarezza su cosa si intende per pensioni di invalidità, a chi spettano, quali sono le diverse tipologie di pensione per invalidi e come si possono richiedere gli arretrati.

Pensioni d’invalidità: cosa sono?

Le pensioni d’invalidità vengono assegnate a quei cittadini che risultano invalidi civili in misura parziale o totale in seguito a una visita specifica che certifica le loro condizioni di salute. Nel momento in cui ci si riferisce a queste prestazioni, è bene parlare al plurale.

Non esiste, infatti, una sola tipologia di pensione di invalidità, ma ve ne sono parecchie che si differenziano sulla base delle caratteristiche di ciascun soggetto e anche sulla base dell’età del cittadino. Normalmente, quando parliamo di pensione d’invalidità ci riferiamo all’assegno ordinario di invalidità, che è disciplinato dalla legge numero 222 del 1984.

Tale legge riconosce come invalido “l’assicurato la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia ridotta in modo permanente a causa di infermità o difetto fisico o mentale a meno di un terzo”.

I beneficiari delle pensioni d’invalidità, dunque, ricevono dall’INPS un assegno mensile dal valore variabile, ma devono soddisfare alcuni requisiti per ottenere l’assegno.

Assegno ordinario di invalidità: i requisiti

Il primo requisito necessario per richiedere e ottenere l’assegno ordinario di invalidità è quello di possedere una riduzione della capacità lavorativa a meno di 1/3, ovvero superiore al 67%.

Oltre a questo è richiesto anche il versamento di alcune annualità di contributi. Nel dettaglio:

  • almeno 5 anni, ovvero 260 contributi settimanali, di contribuzione;
  • almeno 3 anni di contributi versati nell’arco degli ultimi cinque anni, ovvero 156 contributi settimanali.

I soggetti che possono accedere alla pensione d’invalidità sono sia i lavoratori dipendenti sia autonomi, così come i lavoratori parasubordinati. Sono esclusi, invece, i lavoratori del pubblico impiego.

Pensione di invalidità: quanto spetta di assegno?

Veniamo ora al calcolo dell’assegno della pensione di invalidità per tutti i soggetti che ne hanno diritto e che soddisfano i requisiti elencati nel paragrafo precedente. Non esiste un importo fisso e valido per ogni beneficiario: gli importi variano al variare del soggetto che riceve l’assegno.

È possibile calcolare gli importi della prestazione in due modi:

  • per chi possiede almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, il calcolo avviene con il sistema retributivo fino al 31 dicembre 2011 e contributivo in seguito;
  • per chi possiede meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, il calcolo viene eseguito con il sistema misto, ovvero retributivo fino al 31 dicembre 1995 e contributivo successivamente.

Pensioni d’invalidità: come ottenere gli arretrati

Grazie alla sentenza numero 152 della Corte Costituzionale, l’aumento delle pensioni d’invalidità è stato esteso anche ai titolari di pensione di inabilità dal compimento dei 18 anni, senza dover attendere l’età di 60 anni. Come ottenere gli arretrati delle pensioni di invalidità?

Per i soggetti dai 18 anni in avanti è stato riconosciuto un aumento sull’assegno, da un minimo di 286 euro e fino a un massimo di 671 euro. Ma attenzione: la sentenza non ha effetti retroattivi. Cosa significa?

Non è possibile ottenere gli arretrati antecedenti la data della sentenza, ovvero quelli relativi al periodo prima del 20 luglio 2020. Esiste, comunque, una categoria di soggetti che può ottenere gli arretrati fino a cinque anni precedenti.

Per ricevere consulenza e informazioni relative al tema potete contattare “Risarcimenti & Rimborsi” al numero 3518551851, oppure tramite e-mail all’indirizzo: info@risarcimentoerimborsi.it.

Pensioni d’invalidità: quali sono e a chi spettano?

Oltre all’assegno ordinario di invalidità, tra le pensioni d’invalidità si possono includere anche le seguenti prestazioni:

  • pensione di inabilità, che viene erogata agli invalidi civili totali;
  • pensione di invalidità civile, che spetta alle persone con un’invalidità compresa tra il 74% e il 99%;
  • l’indennità di accompagnamento, che viene erogata a chi non è autosufficiente in quanto affetto da gravi minorazioni fisiche o psichiche;
  • l’indennità di frequenza, che si rivolge ai minorenni che hanno difficoltà nell’inserimento scolastico e sociale.