Mario Draghi

Il Governo ha dato il via libera al Decreto Sostegni bis. In questa ultima misura importanti sono le novità che riguardano la scuola e lo svolgimento dei concorsi.

Cosa prevede il Decreto Sostegni bis?

Nel nuovo decreto vengono determinate le norme per l’avvio del prossimo anno scolastico. Inoltre vengono stanziati nuovi fondi per consentire alle scuole di continuare ad affrontare l’emergenza sanitaria. Non viene tralasciato neanche il problema del reclutamento, necessario per coprire le cattedre vacanti, in vista di settembre. In più si parla di avviare un nuovo corso nel reclutamento degli insegnanti, a partire dall’accelerazione delle assunzioni sulle materie scientifiche (materie STEM).

Cosa cambia riguardo le assunzioni degli insegnanti?

Per quanto riguarda il problema dei posti da docente da assegnare, le assunzioni degli insegnanti, anche provvisorie, e le attribuzioni dei supplenti alle scuole da parte degli Uffici territoriali del Ministero si realizzeranno entro il prossimo 31 agosto. Negli scorsi anni, invece, in tale data terminavano le sole assunzioni in ruolo. Questa accelerazione consentirà di avere il quadro completo sulla presenza nelle scuole dei docenti necessari entro l’inizio di settembre. Un’ulteriore novità sarà che i neoassunti potranno chiedere la mobilità non dopo cinque anni scolastici dall’immissione in ruolo, ma dopo tre anni di permanenza nella sede di servizio.

Grazie al decreto saranno assunti insegnanti presenti nelle graduatorie fino ad esaurimento delle cattedre disponibili. Insieme a loro, riceveranno una cattedra i vincitori dei concorsi degli anni scorsi e di quello straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado. In più, per le ulteriori cattedre che risulteranno ancora vacanti, sarà previsto, sia per i posti comuni che per il sostegno, un percorso concorsuale che prevede l’assunzione a tempo determinato di docenti abilitati e specializzati presenti nella prima fascia delle Gradutorie Provinciali per le Supplenze. Questi devono avere, oltre al titolo, almeno 36 mesi di servizio negli ultimi dieci anni. Alla fine dell’anno di formazione dovranno sostenere una prova di fronte ad una commissione esterna alla scuola dove hanno prestato servizio. In caso di valutazione positiva, saranno assunti a tempo indeterminato. Alla prima fascia della graduatoria potranno iscriversi anche coloro che avranno completato il loro percorso di specializzazione sul sostegno entro il prossimo 31 luglio.

I fondi stanziati dal Decreto Sostegni bis

Inoltre, per gestire l’emergenza sanitaria e continuare a tutelare la sicurezza del personale e degli studenti, viene previsto un fondo da 350 milioni per le scuole statali. Sarà adibito all’acquisto di beni e servizi. Altri 50 milioni sono invece destinati agli istituti paritari. Viene poi data la possibilità agli enti locali, che sono proprietari degli edifici scolastici, di continuare a utilizzare le risorse già ricevute nel 2020 per l’affitto di locali e il noleggio di strutture temporanee per aumentare il numero di aule. A questo scopo vengono destinati altri 70 milioni.

Le nuove modalità dei concorsi pubblici

Infine, il decreto traccia la rotta dei prossimi concorsi. Essi dovranno essere su base annuale e semplificati, in modo da velocizzare gli ingressi e coprire i vuoti lasciati dai pensionamenti. I nuovi concorsi prenderanno in considerazione la prova scritta a risposta multipla, la prova orale, la valutazione dei titoli e la graduatoria. La formula prevista sarà utilizzata anche per i concorsi già banditi nel 2020. Vengono poi accelerati i concorsi ordinari della scuola secondaria di primo e secondo grado. Anche questi prevedranno una prova scritta a risposta multipla e una prova orale, poi si procederà con la graduatoria.