Pensioni

Si avvicina la scadenza per la presentazione delle domande che permettono di accedere alle pensioni nel 2021: alcune categorie di lavoratori dovranno attivarsi entro il 7 dicembre 2020. Quali sono le modalità e a quali lavoratori è rivolto il termine? Quanto varrà l’assegno?

Pensioni 2021, domande in scadenza

Il decreto ministeriale del 12 novembre scorso ha fissato il termine ultimo di presentazione delle domande per accedere alla finestra delle pensioni nel 2021: l’ultima chiamata è per il 7 dicembre 2020.

Dovranno fare richiesta della pensione il personale della scuola, gli insegnanti e il personale ATA; mentre per quanto riguarda i dirigenti scolastici, la scadenza è rimasta fissata al 28 febbraio 2021.

Se gli interessati presenteranno la domanda entro lunedì 7 dicembre 2020, la pensione potrebbe scattare dal 1° settembre 2021, altrimenti la finestra potrebbe scostarsi di alcuni mesi.

Quando occorre presentare la domanda?

La domanda per il pensionamento, stando al testo del decreto, va presentata da parte di tutto “il personale a tempo indeterminato docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola”. Il termine ultimo per l’invio delle richieste è lunedì 7 dicembre.

La domanda va presentata anche in caso di dimissioni volontarie, trattenute in servizio per quanto concerne il raggiungimento dei termini minimi dal punto di vista contributivo, e nel caso in cui avventa una trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.

Come fare domanda

Tutti i soggetti sopra citati dovranno presentare la richiesta di pensionamento entro il 7 dicembre 2020 per poter lasciare il lavoro dal 1° settembre 2021.

La richiesta va inoltrata soltanto attraverso la compilazione dell’istanza online, mentre per quanto riguarda il trattamento per il raggiungimento della contribuzione minima sarà possibile compilare un modello cartaceo.

La compilazione di domande cartacee resta valida anche per il personale in servizio all’estero e per il personale delle Province autonome.

In seguito, l’INPS effettuerà gli opportuni controlli sui dati dichiarati sulla base dei dati presenti già negli archivi dell’Istituto.