Pensioni Quota 100

La questione era sorta nel 2018 in relazione ad alcune misure di contenimento della spesa pensionistica che erano state inserite nella Legge di bilancio 2019, sul piatto c’erano le pensioni cosiddette d’oro e un prelievo di solidarietà.

Era stato pensato di aggiungere un prelievo sulle pensioni più cospicue per riuscire a recuperare i fondi necessari per finanziare il provvedimento di Quota 100, cavallo di battaglia di una parte del Governo di quell’anno.

La sentenza

Il Tribunale di Milano è stato chiamato ad esprimersi sul tema pensioni d’oro e la Corte Costituzionale ha deciso, con la sentenza n. 234, che il prelievo è consentito e legittimo. Nella sentenza è scritto che il prelievo è possibile perché: “Diretto al perseguimento dei già menzionati obiettivi triennali interni al sistema pensionistico, non viola i principi di ragionevolezza e proporzionalità”, quindi risulta “costituzionalmente tollerabile”, perché fa salvo il trattamento minimo di 100mila euro annui.

Tuttavia i giudici hanno ritenuto di non accettare il piano di 5 anni proposto inizialmente perché ritenuto “irragionevole e sproporzionato” a favore dei un orizzonte operativo di 3 anni, anche perché il bilancio di previsione dello Stato è triennale.

Le pensioni interessate al provvedimento sono circa 25 mila, quelle che raggiungono il tetto di 100mila euro lordi, il risparmio previsto è di 76 milioni di euro nel 2019, 80 milioni nel 2020 e 83 milioni nel 2021.