Tragedia a Torino

A sette giorni di distanza dall’arresto dell’imprenditore milanese, grazie alle dichiarazioni rilasciate da alcuni inquilini del palazzo in cui vive Genovese – e riportate nei verbali pubblicati sul Corriere della Sera – si è scoperto che, la serata della violenza perpetrata ai danni di una diciottenne, furono diverse le telefonate arrivate al 112 per denunciare rumori e schiamazzi provenienti dal suo attico. Fra le varie telefonate arrivate, c’era anche quella dell’etoile Roberto Bolle.

Una volta arrivati sul posto, i poliziotti però non hanno potuto far altro che intimare al proprietario di staccare la musica ed interrompere la festa. Proprio quando gli agenti della polizia di Milano hanno lasciato l’appartamento, Genovese avrebbe sequestrato e violentato la modella 18enne.

L’arresto dell’imprenditore e le notizie pubblicate dai media hanno dato coraggio ad altre ragazze, che avrebbero denunciato le violenze subite da Genovese.

Per questi motivi il Giudice ha deciso di allungare la custodia in carcere per le indagini preliminari, accusandolo di “disprezzo per la vita umana e delle donne”.