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Mentre le misure contenute nel decreto Ristoro saranno stanziate già da lunedì, il Governo è a lavoro per sottoscrivere il decreto Ristoro Bis.

Ristoro Bis: nuove misure

Oltre ai provvedimenti attuati per le partite Iva, gli aiuti coinvolgeranno anche le famiglie, che avranno la possibilità di prendere il congedo al 50% o di utilizzare altri 1000 euro per il bonus babysitter. Dopo i 5 miliardi e mezzo del primo decreto, infatti, ora sul tavolo ci sarebbero circa 2 miliardi, da destinare sia alle nuove attività costrette a chiudere, come è stato nel caso di musei o negozi dei centri commerciali, sia a quelli che saranno svantaggiati dal trovarsi in zone ad alto rischio.

Con questa nuova misura la lista dei codici Ateco dovrebbe quasi raddoppiare. A tutte le nuove categorie si estenderanno anche le misure già adottate in precedenza per le altre, ovvero la sospensione del versamento dei contributi per i dipendenti, il credito d’imposta al 60% per gli affitti dei tre mesi coinvolti (ottobre-dicembre) e la cancellazione della seconda rata dell’Imu di dicembre.

Ristoro bis: nuove categorie

Nel Ristoro Bis saranno compresi i negozi, dal settore dell’abbigliamento a quello di elettrodomestici, gli ambulanti, data la chiusura dei mercati, i centri estetici e gli altri servizi alla persona. Nella lista anche i servizi per gli animali, come canili, dogsitter, toelettature, e le agenzie matrimoniali.

Stando alla bozza del provvedimento, le attività che chiuderanno per due settimane nelle zone rosse, compresi i bar, riceveranno un contributo a fondo perduto raddoppiato del 200%, mentre chi già riceve un ristoro doppio rimarrà in quella percentuale. Sempre del 200% saranno i contributi distribuiti a guide alpine e a chi lavora in musei, biblioteche, orti botanici e zoo. Inclusi in questa nuova misura anche chi effettua una ristorazione senza somministrazione, come rosticcerie e pizzerie al taglio, e gli internet point.

Coloro che riceveranno contributi al 100% saranno, invece, i bus turistici e i trasporti lagunari, i fotoreporter, chi si occupa di corsi di danza, le lavanderie industriali, i negozi di bomboniere, i traduttori e anche i produttori di fuochi d’artificio.