Giuseppe Conte

Il ministro della salute Speranza si dice preoccupato per il numero di contagi che sta crescendo in modo allarmante: l’Italia vede 31.758 nuovi casi di coronavirus in 24 ore per un totale di 679.430 contagi dall’inizio della pandemia. Per questo, lunedì 2 novembre arriverà il nuovo DPCM con misure più stringenti: tra le opzioni il divieto di spostamento tra regioni e chiusura di negozi e altre attività. Per scongiurare il lockdown nazionale il governo chiederà alle Regioni con Rt elevati di circoscrivere delle “zone rosse” locali.

Nuovo DPCM: divieto di spostamento tra le regioni

Nel nuovo DPCM in arrivo lunedì 2 novembre, si ipotizza il divieto di spostamento tra le regioni, la chiusura di negozi e altre attività e misure più rigide per le zone metropolitane e le città col maggior numero di contagi (le prime sono Milano e Napoli), con dei lockdown localizzati.

Per scongiurare un lockdown nazionale, l’ultima spiaggia che si sta tentando di evitare, soprattutto per i rischi sull’impatto economico e sociale, il Governo cerca di attuare delle misure più specifiche, concentrandosi sulle regioni e città col maggior numero di contagi.

Zone rosse: la decisione spetta alle Regioni

Conte vorrebbe posticipare la scelta di un lockdown nazionale al 15 novembre, ma la curva dei contagi si alza in modo preoccupante e decide di imporre misure più stringenti a livello locale.

Tra lunedì sera e martedì il premier firmerà un nuovo DPCM che, si ipotizza, potrebbe concentrarsi su 3 aspetti fondamentali per arginare il Covid-19:

– chiudere i confini tra le Regioni;
– chiudere i centri commerciali durante il fine settimana (misura che era già stata messa in atto da alcune Regioni);
– sollecitare le Regioni con numeri di contagio allarmanti a circoscrivere delle zone rosse locali e la chiusura di determinate attività.

Lo farà dopo le comunicazioni al Parlamento, che dovrebbero tenersi alle 12 alla Camera e alle 17 in Senato.

La decisione dei lockdown locali

Dopo una riunione a Palazzo Chigi, si è deciso per l’uscita del nuovo DPCM. L’incontro è avvenuto tra Conte e i capidelegazione della maggioranza, insieme a Brusaferro (presidente dell’Istituto superiore di Sanità), al professor Locatelli (presidente del Consiglio superiore di Sanità), al dottor Miozzo (coordinatore del Comitato tecnico scientifico) e al commissario Arcuri.

Come si legge sul Corriere della Sera, nel corso dell’incontro “c’è stato un ampio confronto nel corso del quale gli esperti hanno fornito l’interpretazione ragionata della curva epidemiologica alla luce del rapporto dell’ISS presentato ieri. Sono stati analizzati dettagliatamente lo scenario attuale, i trend della curva, e le varie situazioni di criticità”.

Segue una seconda riunione: Conte rimane solo con i capidelegazione, il ministro Speranza ha interpellato il Comitato Tecnico Scientifico per avere indicazioni precise e specifiche sui territori con i dati più allarmanti e  che necessitano di misure più restrittive rispetto a quanto già previsto dall’ultimo DPCM.

Oggi, domenica 1 novembre, gli incontri decisivi

Stamattina, domenica 1 novembre, è stato indetto un incontro tra Conte, i ministri Speranza e Boccia e i governatori.

Nel pomeriggio di oggi, alle 15.30, si terrà un’altra riunione tra il governo e i capi delegazione e alle 17 l’incontro verrà esteso e parteciperanno anche i capigruppo di maggioranza.

Lunedì mattina, 2 novembre, Conte sarà in Parlamento per spiegare e presentare i contenuti del nuovo DPCM.