Università online

Chi decide di iscriversi ad un’università online può avere diverse motivazioni: magari è lavoratore a tempo pieno che ha poco tempo per seguire le lezioni oppure si tratta di un neo-genitore che deve badare a suo figlio e non può recarsi in aula, ma allo stesso tempo non vuole rinunciare allo studio.

E ancora potrebbe essere uno studente fuori corso che vuole recuperare in tempi brevi il tempo perso oppure semplicemente un neo-diplomato che ha voglia di entrare nel mondo universitario, ma per via telematica.

Persone diverse, età diverse e motivazioni diverse: per questo motivo non esiste un’università online migliore in assoluto, ma ognuna può fare al caso di uno studente piuttosto di un’altra.

Prima di tutto ricordiamo che le università telematiche in Italia sono solo 11 e sono tutti enti riconosciuti dal MIUR, i cui titoli sono equiparabili alle università tradizionali.

Alcuni criteri nella scelta di un corso online

In queste strutture – che hanno lo stesso valore legale delle università frontali – ci sono molti corsi a disposizione, di cui già vi abbiamo parlato in precedenza, tuttavia non tutti sono presenti negli atenei sopraelencati, perciò un primo criterio di scelta parte proprio dall’offerta formativa.

Il secondo criterio riguarda la vicinanza rispetto alla propria abitazione della sede universitaria in cui recarsi per svolgere gli esami – orali e/o scritti – di profitto: nonostante negli atenei per via telematica si svolga tutto a distanza, per le prove in realtà è necessario andare fisicamente in una delle succursali presenti sul territorio italiano.

Ci sono alcune facoltà che hanno più sedi sparse da Nord a Sud, mentre altre ne hanno di meno, perciò questo influisce molto sulla scelta finale, visto che ci sono dei costi da affrontare per muoversi (che sia di benzina per l’automobile o che sia di abbonamento/biglietto per mezzi pubblici).

A proposito di prezzi, ricordiamo che la retta non cambia in base all’ISEE dello studente come succede nelle università frontali, ma c’è una cifra uguale per tutti che si può abbassare grazie alle convenzioni e agevolazioni: ovviamente, anche in questo caso, ogni struttura ha diversi tipi di accordi con enti e aziende.

Infine, c’è chi si iscrive ad un’università telematica, ma vorrebbe un contatto diretto con docenti e colleghi di corso, per questo motivo alcuni atenei (nello specifico parliamo di Unicusano, eCampus e Unitelma Sapienza) mettono a disposizione un campus, esattamente come quello presente nelle università classiche, per permettere una maggiore interazione con gli altri, non solo via web.

Il consiglio è quello di valutare tutti questi punti e prendere la propria decisione, non prima però di aver fatto anche una ricerca approfondita sui giudizi degli ex studenti.

Online si possono trovare molti commenti da parte di laureati che esortano o meno ad iscriversi ad una determinata università, facendo luce sui vantaggi e sui fattori positivi, ma anche sulle criticità di ogni singolo ateneo e su tutte le problematiche che dovrebbero essere risolte.

C’è poi l’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) che controlla periodicamente questi atenei per valutare gli standard qualitativi. I dati sono pubblici e si possono vedere direttamente online sul sito ufficiale con delle tabelle che danno un giudizio di accreditamento ed un punteggio finale.

Questi rapporti – iniziati nel 2014 e aggiornati ogni anno – hanno il compito di segnalare le sezioni di possibile miglioramento delle università nel loro complesso e dei singoli corsi di studio presi in esame, e di evidenziare la presenza di buone pratiche.

Il programma di visite allinea tutti gli atenei italiani (anche quelli tradizionali) alle pratiche delineate in ambito europeo dagli Standard e Linee Guida per l’Assicurazione della Qualità nello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (ESG).