Nuovo Dpcm

Mentre in Italia si inizia a ipotizzare l’introduzione di un lockdown almeno nel weekend per contrastare la diffusione delle varianti del coronavirus, alcuni Comuni sono già stati inseriti in zona rossa in seguito a ordinanze regionali. In questi territori il virus circola molto rapidamente e perciò sono necessarie limitazioni ancor più restrittive per i cittadini.

Quali sono i Comuni e le zone attualmente inserite in zona rossa? Quali sono le regole in vigore?

Zona rossa: quali Comuni sono in lockdown

Nell’attesa di conoscere i contenuti del nuovo DPCM del 5 marzo, aumentano i Comuni inseriti in zona rossa a causa del pericoloso e preoccupante aumento dei contagi registrato in questi territori. In particolare, si tratta delle zone nelle quali è stata riscontrata la presenza delle varianti del coronavirus, che parrebbero diffondersi in modo ancora più rapido.

Partendo dalle Regioni più a nord, troviamo la Provincia Autonoma di Bolzano che, per effetto di un’ordinanza regionale, è entrata in lockdown per tre settimane, fino al 28 febbraio, ma probabilmente l’ordinanza verrà estesa per un’altra settimana. I contagi registrati in questo territorio hanno preoccupato il Presidente che si è visto costretto ad adottare opportuni provvedimenti. Misure ancora più restrittive per Merano, San Pancrazio, Rifiano e Moso in Passiria.

Stesso discorso per il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che ha emanato un’ordinanza per inserire in zona rossa 4 Comuni lombardi: Mede in provincia di Pavia, Bollate in provincia di Milano, Castrezzato in provincia di Brescia e Viggiù in provincia di Varese. Per questi territorio si adotteranno le misure e le restrizioni dal 17 febbraio al 24 febbraio 2021. L’ordinanza è stata prorogata fino al 3 marzo 2021 per i Comuni di Mede, Bollate e Viggiù, mentre Castrezzato è passato in zona arancione rafforzata.

In Piemonte è stato chiuso in zona rossa il Comune di Re, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola dal 20 febbraio 2021. In Liguria, in occasione del Festival di Sanremo, invece, sono state imposte restrizioni più severe per i Comuni di Ventimiglia e Sanremo.

In Emilia Romagna la città di Bologna è entrata in “zona rossa con decorrenza da giovedì 4 marzo a domenica 21 marzo“, come ha spiegato il sindaco Virginio Merola.

L’Umbria è una delle regioni più colpite dalla variante inglese e conta almeno 50 comuni della provincia di Perugia sono in zona rossa oltre a 6 comuni della provincia di Terni, tra i quali Amelia, San Venanzo, Attigliano, Montegabbione, Lugnano in Teverina e Calvi dell’Umbria. In Toscana, invece, è stata istituita la prima zona rossa nel Comune di Cecina, in provincia di Livorno.

Anche l’Abruzzo ha registrato un balzo dei contagi dovuto alla diffusione delle varianti del coronavirus: il Governatore della Regione, quindi, ha inserito in zona rossa le province di Pescara e Chieti, mentre il resto delle Regione si trova – attualmente – in zona arancione, ma rischia il rosso.

In Molise sono 28 i comuni sottoposti a restrizioni più severe da zona rossa almeno fino al 7 marzo: tra questi anche Termoli, Montenero di Bisaccia e Larino.

Nel Lazio sono stati chiuse i Comuni di Torrice in provincia di Frosinone, Colleferro e Carpineto in provincia di Roma, e Roccagorga in provincia di Latina. Situazione difficile anche nelle Marche, dove fino al 27 febbraio resta chiusa tutta la provincia di Ancona. In questo caso non è stata istituita una vera e propria zona rossa (in quanto i negozi sono aperti), ma sono stati limitati allo stretto necessario gli ingressi e le uscite da questo territorio.

In Sicilia sono stai inseriti in zona rossa i Comuni di San Cipirello e San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo. L’ordinanza ha effetto da giovedì 25 febbraio e sino all’11 marzo 2021.

Regole zona rossa: cosa si può fare?

Dpcm zone Regioni

In zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti non motivati da lavoro, salute, necessità, compresa la necessità di fare la spesa o la possibilità di fare una passeggiata o svolgere attività sportiva nei dintorni della propria abitazione.

Non è più possibile nemmeno andare a visitare parenti o amici una sola volta al giorno, mentre rimane ferma la deroga per i piccoli Comuni, i cui abitanti possono spostarsi entro un raggio di 30 km evitando gli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia.

I negozi, i bar e i ristoranti in zona rossa sono chiusi, fatta eccezione per i beni essenziali, le tabaccherie, le farmacie, le edicole, i parrucchieri e i barbieri. I centri estetici, invece, sono chiusi. Chiusi anche i centri commerciali e le scuole, che seguono le modalità di lezione a distanza.

Il coprifuoco è fissato dalle ore 22 alle ore 5 del mattino.