Mario Draghi

Il Governo si appresta a definire le regole che entreranno in vigore dal 6 marzo e resteranno valide fino al 6 aprile 2021: nel nuovo DPCM, stando alle prime indiscrezioni, slitta la riapertura di palestre e piscine.

Come ha anticipato il Ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, “non ci sono le condizioni” per concedere nuove aperture in quanto “l’Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1”.

Mentre continua ad allungarsi la lista dei Comuni inseriti in zona rossa e appaiono nuove colorazioni (zona arancione scuro e zona arancione rafforzato), ecco le ultime novità sul DPCM del 6 marzo.

Nuovo DPCM 6 marzo, novità

Il Comitato tecnico scientifico invita alla cautela in merito alle nuove riaperture, in quanto le varianti del coronavirus continuano a diffondersi rapidamente in molte zone italiane. In vista del nuovo DPCM dal 6 marzo al 6 aprile, quindi, potrebbe slittare la riapertura di palestre e piscine e potrebbero cambiare anche i parametri di classificazione delle Regioni.

Nelle zone dove sono state identificate le varianti, in particolare, verrà introdotto un vero e proprio lockdown, mentre le zone ad alto rischio ma con contagi ancora contenuti andranno inserite nella zona arancione scuro, le cui regole si riassumono in scuole chiuse e divieto di andare nelle seconde case, oltre alla chiusura di bar e ristoranti come previsto dalla zona arancione.

Vediamo quali sono le ultime novità e le possibili nuove aperture dei prossimi mesi.

Riapertura palestre e piscine: quando è possibile?

La richiesta di riapertura delle palestre e delle piscine, ma più in generale la ripresa dello sport è stata più volte invocata dal Ministero dello Sport.

Il Comitato tecnico scientifico ha fissato la riapertura non appena si registreranno 50 contagi ogni 100 mila abitanti, ovvero il parametro necessario per passare in zona bianca. Per il momento, quindi, gli scienziati non ritengono sia il caso di riaprire, ma nelle prossime settimane i parametri potrebbero essere rivisti e potrebbero essere valutate nuove regole su ingressi contingentati e scaglionati.

Cinema e teatri: quando potranno riaprire?

Nella zona gialla sono tornati ad aprire i musei, ma per i cinema e i teatri occorrerà attendere ancora.

Mentre il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha in programma un incontro con i componenti del Cts, si cerca di definire le regole e le date di riapertura di queste attività. Gli esperti stanno valutando un protocollo molto rigido per l’accesso a cinema e teatri che prevede, tra le altre cose, l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 e l’obbligo di vendita di biglietti nominativi prenotati online (per garantire il tracciamento delle persone e defluire i pagamenti alla cassa).

Potrebbe essere introdotta anche la sanificazione obbligatoria delle sale all’ingresso e all’uscita degli spettatori.

Ristoranti e bar aperti dopo le 18

Si allarga il fronte dei sostenitori all’apertura dei ristoranti per cena, nonostante i tecnici tendano a posticipare questa possibilità. Si potrebbe valutare l’introduzione di questa regola nelle zone con parametri davvero incoraggianti, vicine all’introduzione in zona bianca.