Vaccino coronavirus

L’Istituto Superiore della Sanità e il Ministero della Salute hanno definito la nuova mappa dei colori delle Regioni a partire da domenica 14 febbraio. La cabina di regia si è riunita alle 15 per definire quali Regioni passeranno a una colorazione differente in base all’andamento dell’epidemia a livello locale (in occasione del consueto monitoraggio ISS). All’ordine del giorno anche la proroga del divieto di spostamento tra le Regioni.

L’Rt nazionale è salito a 0,95 e sono 7 le Regioni con un indice superiore a 1. Vediamo come cambiano i colori delle Regioni con la nuova ordinanza.

Monitoraggio ISS: i nuovi colori delle Regioni

La situazione italiana è peggiorata rispetto alla scorsa settimana: l’indice Rt nazionale è passato da 0,84 a 0,95 e una Regione (Umbria) e una Provincia Autonoma (Bolzano) hanno un livello di rischio alto. Passano a 11, invece, le Regioni a rischio moderato (di cui 5 ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e sono soltanto 9 sono a rischio basso.

Al momento, quindi, sulla base degli indicatori del Ministero della Salute sono 3 le Regioni e una Provincia Autonoma a passareda zona gialla a zona arancione: Toscana, Abruzzo, Liguria e Provincia Autonoma di Trento. La Sicilia, invece, passa in zona gialla.

La nuova geografia delle Regioni e i nuovi colori da domenica 14 febbraio, quindi, è la seguente:

  • zona gialla – Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia,  Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Valle d’Aosta, Veneto;
  • zona arancione – Umbria, Toscana, Abruzzo, PA Trento e Liguria;
  • zona rossa – Provincia Autonoma di Bolzano (in lockdown per tre settimane a seguito dell’ordinanza regionale).

La situazione nelle Regioni

Nel monitoraggio ISS di venerdì 12 gennaio è stato riscontrato un rischio molto basso soltanto in due Regioni, che presentano meno di 50 casi ogni 100 mila abitanti: si tratta di Sardegna Valle d’Aosta.

L’incidenza, invece, supera i 250 casi per 100.000 abitanti in 3 zone: nella Provincia Autonoma di Bolzano, nella Provincia Autonoma di Trento e in Umbria.

Osservata speciale è la Basilicata, con un indice Rt a 1,2, ma con il valore minimo di confidenza a 0,98 è stata confermata in zona gialla.

Peggiora l’Rt della Lombardia che sfiora l’1 ma con un livello di rischio basso. Stesso discorso per il Lazio, con Rt che sale a 0,96 ma rischio basso, mentre l’Rt del Veneto sale da 0,63 a 0,71, sempre però con rischio basso.

Infine, preoccupa la situazione in alcune Province delle Marche: per Ancona potrebbe essere istituita una micro zona arancione.

Il caso dell’Abruzzo

Il Governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, valutando la rapida diffusione delle varianti di coronavirus, sta per firmare un’ordinanza – valida a partire da domenica 14 febbraio – che inserisce in zona rossa le province di Chieti e Pescara e in arancione quelle di L’Aquila e Teramo. 

Nelle suddette zone, infatti, la metà dei contagi registrati ogni giorno rientra nella variante inglese del Covid-19.

Spostamento tra le Regioni

La cabina di regia si è riunita anche per definire una proroga al divieto di spostamento tra le Regioni. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge Covid che estende il divieto di spostamento tra Regione – anche tra zone gialle – fino al 25 febbraio 2021.