Matteo Renzi

Nel pomeriggio di ieri Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha ritirato le ministre Bonetti e Bellanova dal loro ruolo all’interno del governo giallo-rosso. La crisi di governo sarà ufficializzata solo se Conte si presenterà di fronte al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per dare le dimissioni, ma al momento le strade possibili sono molte.

Crisi di Governo: Matteo Renzi apre numerosi scenari

Durante la conferenza stampa di Italia Viva Renzi ha specificato che il suo obiettivo non sarebbero le elezioni, nel caso in cui Giuseppe Conte e il governo in carica riuscissero a dare risposte chiare e nette su quelli che sono gli investimenti necessari, soprattutto in tema di MES. L’epilogo sperato è dunque che il governo rimanga in carica come da legislatura fino al 2023, ma con un programma più preciso sugli investimenti da realizzare in tema di infrastrutture, lavoro e scuola.

Senza i numeri di Italia Viva però al momento la fiducia al governo e a Giuseppe Conte verrebbe meno, le forze di centrodestra, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, hanno rilasciato un comunicato nel quale si dicono compatti nel non appoggiare alcuna fiducia e chiedendo che Mattarella sciolga le camere e mandi al voto immediato gli italiani.

Crisi di Governo: quali saranno le opzioni

Molte sono le opzioni al momento da vagliare. Prima fra tutte è che una forza politica all’interno del Parlamento, con i numeri per poter sostenere l’alleanza giallo-rossa, si faccia avanti e decida di votare la fiducia per poter mantenere attiva la legislatura. Un’altra delle opzioni è che il Presidente Sergio Mattarella indica un governo tecnico transitorio sollevando dagli incarichi Giuseppe Conte e i ministri attualmente in carica. Un’opzione ulteriore è che la crisi venga ufficializzata dalle dimissioni di Conte e che ci si ritrovi a dover andare a elezioni anticipate, ma è l’opzione meno probabile data l’attuale crisi sanitaria.

Matteo Renzi ha però lasciato aperte le porte del dialogo escludendo categoricamente un voto anticipato o una possibile alleanza con la destra, mentre le forze del Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle si è schierato compatto e solito a fianco di Giuseppe Conte lanciando tweet e hashtag di solidarietà. Di fatto, oggi le varie forze politiche si incontreranno e proveranno a trovare un accordo solido che possa trovare l’approvazione anche del Presidente della Repubblica.