Lucio Battisti

I servizi segreti sorvegliavano il cantante Lucio Battisti, reo di aver finanziato l’estrema destra politica. In difesa del cantautore arriva Mogol.

Lucio Battisti sorvegliato dai servizi segreti

Lucio Battisti, il noto cantante interprete di grandi successi tra i quali I giardini di marzo, Il mio canto libero, Emozioni, sarebbe stato sorvegliato speciale negli anni Settanta dai servizi segreti italiani e americani. Il motivo risiede nei testi delle sue canzoni, scritte insieme a Mogol, che secondo i malpensanti inneggiavano al fascismo.

Lo conferma Aldo Giannuli, consulente di magistrati, che in una intervista rilasciata alla rivista Rockol ammette di essere stato lui per primo a trovare la nota confidenziale dei servizi segreti in cui si sosteneva che Lucio Battisti fosse un sostenitore dell’estrema destra. In poche parole il cantautore era indagato dalla Procura di Milano quando era in vita. In particolare, Battisti sarebbe stato il finanziatore del Comitato tricolore, un gruppo formato da Mario Tedeschi, che aveva lo scopo di aiutare gli attivisti della destra che avevano problemi con la giustizia.

Battisti accusato di essere fascista

Nel corso degli anni sono stati molti i colleghi di Battisti che lo hanno difeso. Il cantautore Bruno Lauzi ha sostenuto che Lucio Battisti non era il tipo da sperperare soldi neanche per la politica. Un’altra persona che ha preso le sue parti è l’amico, nonché paroliere dei testi delle canzoni di Battisti, Giulio Rapetti, in arte Mogol, con il quale creò un sodalizio musicale che sfornò un successo dopo l’altro.

Mogol sostiene che non ha mai sentito parlare Lucio Battisti di politica e rifiuta categoricamente l’accusa dei servizi segreti. Inoltre, il cantautore era molto parsimonioso, come confermato anche da Lauzi, e non si sarebbe di certo messo a spendere soldi per una causa del genere.

C’è da dire che nel mirino delle indagini dei servizi segreti Battisti non fu l’unico. Altri volti noti della musica italiana furono al centro dei loro sospetti. Stiamo parlando di Fabrizio De Andrè, Milva e Gianni Morandi.

Battisti scomparve tragicamente nel settembre del 1998 lasciando un vuoto nel panorama della musica leggera contemporanea, dopo anni in cui aveva abbandonato il palco e si era ritirato dalle scene. Restano ad oggi gli innumerevoli capolavori quali La canzone del sole, Con il nastro rosa, E penso a te, La collina dei ciliegi e molti altri ancora.