San Siro stadio Giuseppe Meazza

Lesione al muscolo bicipite femorale della coscia sinistra per il fuoriclasse del Milan, i rossoneri hanno divulgato la diagnosi dell’infortunio che Zlatan Ibrahimovic ha subìto nella sfida contro il Napoli; infatti il bomber dopo la sua doppietta è uscito dal campo sul finale, ma ci ha pensato poi la rete di Hauge nel recupero a chiudere la partita per 1-3 al San Paolo.

Ibra out: salterà almeno Lilla, Fiorentina e Celtic Glasgow

Verrà effettuato un esame di controllo fra 10 giorni e quindi l’attaccante svedese, che trascina sempre i suoi, salterà almeno le prossime tre partite del Milan. Tra cui i match di Europa League contro Lilla e Celtic Glasgow e la sfida casalinga di campionato contro la Fiorentina, in panchina la seconda partita per il tecnico Cesare Prandelli.

Sarà, quindi, di almeno tre settimane lo stop di Ibrahimovic dopo l’infortunio al San Paolo. “Nell’ipotesi più pessimistica l’obiettivo sarebbe rimetterlo in piedi per gli ultimi due impegni”, riferisce la Gazzetta dello Sport, ossia quelli con Sassuolo e Lazio prima della sosta invernale. Conoscendo il fenomeno rossonero non è sicuramente da escludere una ripresa più veloce e il rientro in campo prima del previsto.

Ibra furioso con Fifa e FIFPro

Sarà forse per questo infortunio che il trentanovenne svedese si è sfogato con la Fifa e FIFPro per l’utilizzo del suo nome e del suo volto nel videogioco Fifa prodotto da Electronic Arts (EA). Ibrahimovic, con un messaggio sul social Twitter, chiede ai suoi oltre 7 milioni di follower chi abbia autorizzato i creatori del videogioco a utilizzare il suo nome e la sua immagine: “Chi ha autorizzato Fifa EA Sport a usare il mio nome e il mio viso? Non mi era stato detto che fossi un membro FIFPro e, se è così, sono stato registrato senza essere stato effettivamente informato, in modo dubbio. E una cosa è certa, non ho mai permesso a Fifa o FIFPro di fare soldi con me“.

Ibra non è d’accordo e vuole assolutamente indagare sulla faccenda: “Qualcuno ha realizzato un profitto sul mio nome e sulla mia faccia senza alcun accordo per tutti questi anni. È ora di indagare“, conclude l’attaccante del Milan.