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Qualche giorno fa il quotidiano La Repubblica aveva parlato di “ritardo” nella tempistica italiana riguardo la stesura del Piano nazionale di ripresa da finanziare con i fondi europei del Recovery plan. Tuttavia questo presunto ritardo non sembra affatto esserci.

Dopo le smentite del commissario Paolo Gentiloni e di Giuseppe Conte, interviene un’altra voce a confermare che la formulazione del Recovery plan sta rispettando i tempi previsti, fatto salvo per il veto che hanno presentato Polonia e Ungheria.

I fatti

Anche la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha confermato che l’Italia sta rispettando i tempi e lo ha fatto con un messaggio su Twitter in cui ha scritto che l’Italia non è assolutamente in ritardo ma ha definito il nostro paese “well on track”, sulla strada giusta, quindi.

Conte è tornato sull’argomento durante un incontro al Senato sui centri antiviolenza, dicendo: “C’è un dibattito pubblico sul fatto che l’Italia sia indietro, non è vero. Stiamo definendo progetti e li porteremo all’attenzione delle parti sociali e del Parlamento: siamo perfettamente in linea con il cronoprogramma“.

Il Presidente del Consiglio, intervenendo al programma “Otto e mezzo” su La7, ha ribadito che gli impedimenti sono imposti dal veto presentato da Polonia e Ungheria, ma i tempi sono comunque rispettati ribadendo l’ottima cooperazione con la Commissione UE.

In un Tweet ha poi scritto: “Ottimo scambio di vedute oggi sul Global Health Summit in collegamento con il G20, coordinamento europeo delle misure sanitarie sul Covid19 in occasione del periodo natalizio, un’azione europea più efficace sul tema migrazione con i Paesi extra-UE, e su Brexit”.

Le parole di Bankitalia

Anche Bankitalia, nella persona di Eugenio Gaoitti, capo del dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia in audizione in Parlamento, ha rilasciato delle dichiarazioni circa il Recovery plan, dicendo: “L’entità dell’effetto macroeconomico dei progetti di investimento e di riforma dipenderà soprattutto dalla loro definizione concreta nell’ambito del Piano nazionale di rilancio e resilienza e dalla loro attuazione tempestiva. Andrà posta grande attenzione alla fase esecutiva, precisando i dettagli ed evitando sprechi, ritardi e inefficienze. Come abbiamo sottolineato più volte, il programma Next Generation EU è un’occasione da non perdere per rilanciare la crescita e la produttività dell’economia italiana”.