Nuovo Dpcm

Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore il 5 novembre e rimanere valido fino al 3 dicembre. L’Italia, come precedentemente trapelato da Palazzo Chigi, è stata divisa in tre zone: rossa, arancione e verde. Nella prima le restrizioni sono maggiori, in quella intermedia sono più lievi e nell’ultima sono molto leggere.

Esistono ancora, però, delle incertezze: la Regione Veneto, ad esempio, è in bilico tra due aree. Che cosa cambierebbe rientrare nell’una o nell’altra?

Nuovo Dpcm: le regole a livello nazionale

Quel che è certo è che a livello nazionale scatta il coprifuoco a partire dalle ore 22 e fino alle ore 5 del mattino. In questa fascia oraria saranno consentiti soltanto gli spostamenti comprovati da esigenze lavorative, motivi di salute o di estrema necessità e urgenza. Non sarà invece possibile spostarsi da e per le Regioni ad alto rischio di contagio.

Inoltre, nel weekend resteranno chiusi i centri commerciali di tutta l’Italia, occorrerà indossare sempre la mascherina e osservare il distanziamento sociale. La scuola si svolgerà a distanza nelle scuole superiori, mentre rimarranno chiuse palestre, piscine, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali.

Discoteche ancora chiuse e divieto di organizzare feste, fiere, congressi, eventi di qualsiasi tipo. Si potrà frequentare la Chiesa, ma con le dovute precauzioni.

Regione Veneto: zona arancione o verde?

“Il Comitato Tecnico Scientifico sta ancora facendo i calcoli”. Nel suddividere l’Italia in tre zone, infatti, occorre tenere presente diversi indicatori tra i quali il numero dei contagi e quello delle terapie intensive occupate. Un caso particolare è il Veneto, dove l’indice di diffusione del contagio è in soglia di allerta (Rt 1,5), ma dove la pressione sulle terapie intensive è ridotta (16%).

Per questo motivo il Governo sta ancora valutando il suo inserimento nella zona arancione o verde. La differenza riguarderebbe gli spostamenti tra i Comuni (possibili se zona verde, vietati se zona arancione) e la chiusura per tutta la giornata di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (se zona arancione).