Coronavirus autocertificazione

In Italia sono state istituite nuove zone rosse in alcuni Comuni dove si sono registrati contagi in rialzo, mentre alcune Regioni italiane hanno introdotto delle differenziazioni sulle restrizioni che non rientrano nella classificazione che conosciamo (che distingue zona bianca, gialla, arancione e rossa).

In particolare esistono altre due tipologie di colori: la zona arancione rafforzata e la zona arancione scuro. Quali sono i Comuni che rientrano in queste zone e quali sono le regole da rispettare in ciascuna di esse? Facciamo chiarezza.

Zona arancione rafforzata: cosa significa?

La zona arancione rafforzata è stata inserita a metà tra la zona rossa e la zona arancione: ciò significa che le regole da rispettare sono le medesime che si applicano per la zona arancione, ma con qualche limite ulteriore.

In particolare, in zona arancione rafforzata è vietato qualsiasi spostamento tra Regioni, Comuni o Province diverse da quella di residenza, ad eccezione dei motivi di lavoro, salute o necessità. Rimane ferma la possibilità di rientrare presso il proprio domicilio o residenza in qualunque momento. Saranno vietati anche gli spostamenti verso le seconde case (mentre in zona gialla e arancione risultano possibili). Ogni spostamento va giustificato dal modulo di autocertificazione.

I piccoli Comuni, entro i 5.000 abitanti, però, godono ancora della deroga che consente gli spostamenti entro un raggio di 30 km ad eccezione degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia.

Capitolo visite a parenti e amici: si applicano le medesime regole della zona rossa. Ciò significa che in zona arancione rafforzata non è possibile raggiungere l’abitazione di un nucleo familiare non convivente nemmeno all’interno del territorio comunale.

Come avviene anche per la zona arancione, i bar, i ristoranti e le pasticcere non sono aperti al pubblico ma possono effettuare vendite da asporto (fino alle ore 22) o consegne a domicilio (senza limiti di orario). I negozi, invece, possono rimanere aperti negli orari canonici dei giorni feriali, mentre i centri commerciali rimangono chiusi nei giorni festivi e prefestivi (ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole).

In zona arancione rafforzata tutte le scuole devono adottare le modalità di lezione a distanza, ad eccezione dei servizi educativi 0-3 anni e gli alunni delle scuole dell’infanzia.

Sono consentiti gli sport a livello individuale, mentre rimangono sospesi gli eventi e le competizioni sportive.

Quali Comuni rientrano in zona arancione rafforzata?

Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato un’ordinanza che inserisce in zona arancione rafforzata tutta la provincia di Brescia e alcuni comuni in provincia di Bergamo e Cremona. Il provvedimento riguarda “il territorio della Provincia di Brescia e dei Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR)”.

La validità si estende da martedì 23 febbraio sino al 2 marzo 2021, ma il provvedimento è stato prorogato per un’altra settimana.

In seguito agli assembramenti registrati in Regione, inoltre, il presidente Attilio Fontana ha emanato un’altra ordinanza che inserisce in zona arancione rafforzato i seguenti territori:

  • tutta la provincia di Como, capoluogo compreso;
  • 18 Comuni della provincia di Mantova (Viadana, Pomponesco, Gazzuolo, Commessaggio, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Asola, Castelgoffredo, Casaloldo, Medole, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere);
  • 12 comuni della provincia di Pavia (Casorate Primo, Trovo, Trivolzio, Rognano, Giussago, Zeccone, Siziano, Battuda, Bereguardo, Borgarello, Zerbolò, Vidigulfo),
  • 10 comuni nel milanese (Motta Visconti, Besate, Binasco, Truccazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano, Casarile);
  • 9 Comuni in provincia di Cremona (oltre al capoluogo, Spinadesco, Castelverde, Pozzaglio ed Uniti, Corte dei Frati, Corte de’ Cortesi con Cignone, Spineda, Bordolano e Olmeneta).

I comuni di Mede, Bollate e Viggiù, invece, passano dalla zona rossa alla zona arancione rafforzata a partire da giovedì 4 marzo e fino all’11 marzo.

Zona arancione scuro: cosa significa?

La zona arancione scuro è un’altra classificazione dei territori nei quali il virus circola rapidamente e dove si rendono necessarie restrizioni maggiori. La potremmo classificare molto vicina alla zona rossa, ma con alcune differenze che la rendono davvero molto simile (se non identica) alla zona arancione rafforzata.

Anche in questo caso, quindi, gli spostamenti per i cittadini sono limitati allo stretto necessario: non è possibile spostarsi tra Regioni, Province o Comuni diversi e occorre avere sempre con sé l’autocertificazione. Non si possono andare a visitare nuclei familiari esterni al proprio e vale la deroga per gli spostamenti dei piccoli Comuni.

Per quanto riguarda la scuola, è prevista la didattica a distanza al 100% per tutti gli ordini e gradi, ad eccezione dei servizi educativi 0-3 anni e delle scuole dell’Infanzia.

Le attività economiche, comunque, potranno svolgersi regolarmente come avviene in zona arancione, ma i centri commerciali restano chiusi nei giorni festivi e prefestivi.

Tra le altre disposizioni, “gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività sportiva svolta nei centri sportivi all’aperto. Resterà consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto. Possibile svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Sospese anche le attività culturali e ricreative“.

Quali Comuni rientrano in zona arancione scuro?

Stefano Bonaccini, il governatore dell’Emilia Romagna, ha firmato un’ordinanza che inserisce 14 Comuni in zona arancione scuro.

Il provvedimento riguarda, nel dettaglio, tutti i Comuni che fanno capo all’Ausl di Imola – e quindi Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio -, oltre a quelli confinanti di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme, in provincia di Ravenna, che ricadono nel territorio dell’Ausl Romagna.

Le restrizioni per i suddetti territori entrano in vigore da giovedì 25 febbraio e rimangono validi sino all’11 marzo 2021.

Un successivo provvedimento – valido dal 2 al 17 marzo 2021 – invece, inserisce in zona arancione scuro le provincie di Ravenna, Rimini e alcuni Comuni del cesenate. 

La città di Bologna – in zona arancione scuro dal 27 febbraio al 14 marzo – è passata in zona rossa dal 4 al 21 marzo 2021.