Dpcm e fuga dalle zone rosse

Il 15 febbraio scade la misura secondo la quale è vietato spostarsi tra le varie regioni. Con la crisi di governo in atto nelle ultime settimane come verranno portati avanti i provvedimenti anti-Covid? Chi deciderà se sarà possibile o meno spostarsi tra le regioni senza bisogno dell’autocertificazione?

Via libera spostamento tra regioni: possibile il 15 febbraio

Dallo scorso 16 gennaio non è possibile muoversi da una regione all’altra. Se prima era consentito spostarsi tra regioni catalogate a basso rischio, quindi gialle, fino al 15 febbraio ci si potrà muovere solo all’interno della proprio regione. L’idea del governo Conte era quella di prolungare il divieto fino al 5 marzo, data in cui scade l’ultimo Dpcm.

Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto incaricando l’ex numero uno della Bce, Mario Draghi di formare un nuovo governo. Ma dati i tempi stretti non è detto che possa insediarsi entro il 15 febbraio. In mancanza di un governo stabile chi si occuperà dei provvedimenti anti-Covid?

Spostamenti tra regioni: chi deciderà se prolungare il divieto

Il Cts (Comitato tecnico scientifico) ha approvato la riapertura degli impianti sciistici ma ancora non si è discusso degli spostamenti tra regioni. I gestori degli impianti sciistici auspicano che sarà possibile spostarsi tra regioni in modo che più visitatori possano recarsi negli impianti. Trattandosi di una limitazione alle libertà personali, la decisione dovrebbe arrivare con un provvedimento del premier su richiesta del ministro della Sanità. Un iter più lungo e complesso la cui fattibilità e opportunità politica è ancora tutta da valutare. Presumibilmente tutto ciò non avverrà prima dell’inizio della prossima settimana quando non si sa ancora come sarà composto il nuovo governo.

Se nel nuovo esecutivo dovessero essere confermati Roberto Speranza alla Salute e Francesco Boccia agli Affari regionali è probabile che il provvedimento avrà scadenza il 5 marzo. Nel caso invece in cui non ci fossero ulteriori comunicazioni, il divieto decadrebbe. Dal 15 febbraio, pertanto, si potrebbe tornare a circolare liberamente tra regioni senza autocertificazione.