Coronavirus autocertificazione

Dal prossimo 15 gennaio il nostro paese sarà in zona arancione e qualche regione sarà tra le prime ad essere dichiarata zona rossa nel 2021. Infatti, a breve, arriverà una nuova stretta del governo che tenta di evitare il secondo lockdown nazionale. Manca ancora la firma definitiva, ma il nuovo DPCM sarà valido dal 16 gennaio e non comprende alcun passo indietro rispetto alle restrizioni già in atto, anzi se ne aggiungono altre per scongiurare un’ennesima ondata di virus.

Dalle anticipazioni, si evince che rimarrà in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 e che vi saranno ulteriori restrizioni allo spostamento fra regioni specialmente per le zone con livello di rischio alto.

Per quanto riguarda le scuole superiori, ultime rimaste a procedere gli studi con la didattica a distanza, le notizie affermano che si ritornerà alla presenza per almeno 50% degli alunni e si cercherà di raggiungere il 75% entro il 18 gennaio.

Peggiorano gli indicatori

Gli esperti che hanno analizzato l’andamento dei contagi hanno riscontrato indicatori peggiorati nell’ultima settimana e, in base al loro monitoraggio, solamente sei regioni dovrebbero rimanere gialle: Val d’Aosta, Toscana, Sardegna, Campania, Basilicata e Abruzzo. Tutte le altre rischiano l’arancione, mentre per la zona rossa ci sono con molta probabilità la Sicilia e la Lombardia.

Come abbiamo anticipato, vi saranno restrizioni per quanto riguarda il divieto di spostamento anche per le zone gialle. Queste entreranno in vigore subito e vi rimarranno fino al 5 marzo. Per quanto riguarda gli spostamenti interregionali, sono concessi solamente una volta al giorno e a due persone per famiglia con la possibilità di portare con sé minori conviventi di età inferiore ai 14 anni. Se la regione è in zona rossa, tali spostamenti sono consentiti solamente all’interno del comune. Più o meno si tratta delle misure già utilizzate nel periodo natalizio.

Cosa succede alle attività lavorative

Per quanto riguarda le attività lavorative, sono molte quelle che rimarranno chiuse fino al 15 febbraio come le piste sciistiche, palestre, piscine e, nel weekend, cinema, teatri e i centri commerciali. Continuano a rimanere aperte attività come vivai, imprese di pompe funebri (per informazioni Cattolicasanlorenzo.it), farmacie ecc.

Rimane valido il divieto all’asporto dalle 18 in poi per i bar, che si sperava riguardasse solo le bevande ma che verrà approvato nel testo definitivo soltanto nella giornata di oggi.

Viene confermata invece l’apertura, nelle zone gialle, dei musei, ma soltanto nei giorni feriali.

Un’altra conferma riguarda l’introduzione della zona bianca che prevede come uniche restrizioni l’utilizzo della mascherina e il distanziamento sociale, ma saranno pochi i comuni che ne faranno parte, perché bisognerà dimostrare di avere per tre settimane consecutive solamente 50 casi su 100.000 abitanti.