Coronavirus decreto Io resto a casa

La cabina di regia si è riunita con le Regioni nel pomeriggio di lunedì 11 gennaio per definire quali norme andranno a confluire nel nuovo DPCM del 16 gennaio. Il Governo è in procinto di emanare anche un decreto che proroghi lo stato di emergenza fino al 30 aprile 2021. Il nuovo DPCM, invece, potrebbe avere una validità estesa dai 45 giorni ai 3 mesi.

Vediamo che cosa cambia sugli spostamenti, sulle regole di apertura di negozi e attività commerciali e sulle visite a parenti, amici e fidanzati.

Nuovo DPCM, cosa potrebbe cambiare dal 16 gennaio?

Fino al 15 gennaio il Governo ha stabilito alcune regole in un decreto “ponte” che possa traghettare le Regioni verso il DPCM del 16 gennaio. Infatti, a partire dall’11 gennaio, tutta l’Italia è tornata divisa a colori sulla base dell’andamento epidemiologico. Cinque Regioni sono risultate arancioni, mentre nessuna è entrata in fascia rossa. Ciò non significa che nulla possa cambiare nei prossimi giorni.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza, infatti, ritiene che la situazione epidemica italiana sia grave: dopo le feste l’indice Rt a livello nazionale è tornato sopra l’1 e molte Regioni sono in difficoltà sui posti letto.

Anche per questo motivo è stata introdotta una classificazione delle Regioni più rigida: con Rt sopra l’1 scatta la zona arancione, mentre con Rt sopra l’1,25 scatta la zona rossa. Ma l’Esecutivo pensa di introdurre una nuova stretta sui parametri: l’introduzione di un lockdown quando una Regione supera i 250 contagi ogni 100 mila abitanti. Le Regioni si sono opposte, in quanto non si possono paragonare i tamponi realizzati dalle singole Regioni e in questo modo si tenderebbe a ridurli per evitare di far scattare la zona rossa.

Nel confronto Stato-Regioni, però, si è discusso a lungo anche sulle nuove regole da inserire nel DPCM del 16 gennaio: dal coprifuoco agli spostamenti, dalle visite ai parenti alla riapertura dei negozi. Ecco che cosa potrebbe cambiare dal 16 gennaio 2021.

Coprifuoco

Salvo eventuali ripensamenti (poco probabili), il Governo sta pensando di prorogare il coprifuoco dalle ore 22 fino alle 5 del mattino. Gli spostamenti in tale fascia oraria, quindi, rimarrebbero possibili solo con autocertificazione per motivi di lavoro, salute o necessità.

Spostamenti

Anche sulla questione spostamenti potrebbe cambiare poco: il Governo sta pensando di prorogare il divieto di spostamento tra le Regioni anche nel prossimo DPCM. L’Esecutivo, dunque, intente “limitare la circolazione del virus impedendo i viaggi che non siano motivati da lavoro, salute e urgenza”.

Per quanto riguarda, invece, le diverse fasce di colore: in arancione non è possibile uscire dal proprio Comune di residenza se non per motivi di studio, lavoro, urgenza o salute, oppure per usufruire di un servizio non disponibile nel proprio Comune. Nelle zone rosse qualsiasi spostamento deve essere motivato dall’autocertificazione.

Visite a parenti, amici e fidanzati

Per limitare le visite a parenti, amici e fidanzati, il Governo sta pensando di introdurre il massimo di 2 persone non conviventi all’interno di un’abitazione privata. Non ci saranno controlli all’interno delle case, ma occorrerà affidarsi al buon senso dei cittadini. Ci si potrà spostarsi in due adulti al netto dei ragazzi di 14 anni e delle persone non autosufficienti.

Per il momento, inoltre, è stata confermata – anche per le zone arancioni e rosse – la possibilità di andare a trovare amici o parenti all’interno del proprio Comune dalle ore 5 alle ore 22. Per quanto riguarda, invece, i piccoli Comuni entro i 5.000 abitanti, sono possibili spostamenti entro i 30 km, ma non verso il capoluogo di Provincia.

Bar e ristoranti

Sono in arrivo novità importanti per i bar: con il nuovo DPCM è quasi confermato il divieto di asporto di cibi e bevande dai bar dopo le ore 18 per evitare che le persone si ritrovino nelle piazze a consumare le bevande. Rimangono invariate, invece, le regole per i ristoranti.

Nelle zone gialle i bar e ristoranti potranno aprire dalle ore 5 alle ore 18, mentre nelle zone arancioni o rosse saranno consentite consegne a domicilio o asporti.

Negozi

Per quanto riguarda i negozi, anche in fascia arancione resteranno aperti fino alle ore 20 nel rispetto di tutte le norme sul distanziamento e sulla sanificazione degli ambienti, mentre i centri commerciali saranno chiusi nei weekend (ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie, supermercati).

Rimangono ancora chiuse le palestre, le piscine e i musei, anche se il Ministro Dario Franceschini si sta adoperando per l’apertura dei luoghi della cultura almeno nelle zone gialle.

Impianti da sci

Nel nuovo DPCM potrebbe arrivare anche la proroga della chiusura degli impianti da sci oltre il 18 gennaio, nonostante il Ministro Speranza avesse firmato l’ordinanza di riapertura. Le linee guida sono pronte, ma la priorità resta la scuola.

Nuova zona bianca

Il nuovo DPCM introduce anche la possibilità di entrare in fascia bianca per le Regioni che abbiano un indice Rt inferiore a 1.

In zona bianca si assaggerebbe il ritorno alla normalità senza coprifuoco, limiti alle visite a parenti o amici, divieti di spostamento e senza limitazioni di orario per negozi, bar e ristoranti. Rimarrebbe soltanto l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi al chiuso e all’aperto.