Benzinai

Le principali sigle sindacali si sono rivolte al Governo: a causa del lockdown il traffico si è quasi azzerato ed i costi fissi sono insostenibili.

Le limitazioni introdotte con l’ultimo Dpcm hanno ridotto all’osso gli spostamenti sul territorio italiano, facendo calare drasticamente la circolazione dei veicoli. La chiusura delle scuole, il blocco dei confini tra le regioni, il lavoro in smart working e i vari divieti di spostamento hanno causato un vero e proprio tracollo della distribuzione dei carburanti.

I gestori, rappresentati dalle maggiori sigle sindacali, hanno sottolineato come la situazione attuale sia diventata insostenibile senza le adeguate misure di sostegno economico. L’intera categoria ha subito in questo 2020 una perdita di fatturato pari al 40% sulla viabilità ordinaria e del 70% sulla viabilità autostradale, continuando tuttavia a sostenere il mantenimento dei costi fissi.

Benzinai: dal 30 novembre distributori chiusi in autostrada

La categoria ha così esposto le reali difficoltà che al momento non permettono di continuare a garantire le regolari aperture degli impianti senza una qualsiasi forma di sostegno economico.

Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio hanno lanciato un chiaro avvertimento attraverso una lettera indirizzata al premier Conte: dal 27 novembre sarà sospesa la distribuzione di carburante nelle autostrade durante le ore notturne e, da lunedì 30, gli impianti resteranno chiusi anche durante il giorno.