Chiusura regioni Covid

Come promesso dal Governo dopo il nuovo DPCM, sono state ufficializzate nella giornata di ieri le Regioni che adotteranno nuove misure restrittive a partire da mercoledì 11 novembre.

Covid in Italia: ecco le nuove zone arancioni

Le cosiddette zone arancioni saranno Abruzzo, Basilicata, Toscana, Liguria e Umbria, che si aggiungono così a Puglia e Sicilia. Il livello di allerta diventa medio-alto, ma non tale da adottare un secondo lockdown come sta accadendo all’interno delle Regioni rosse.

A partire da domani, in queste zone non sarà possibile entrare o uscire dal proprio Comune, dalla propria Provincia o dalla propria Regione se non per motivi di comprovate esigenze lavorative o di salute. Inoltre, come già dichiarato nell’ultimo DPCM, si raccomanda di evitare gli spostamenti non necessari all’interno del comune di residenza o domicilio.

Cambiano anche le regole per bar e ristoranti, che dovranno restare chiusi al pubblico per la consumazione sul posto, ma potranno lavorare solo ed esclusivamente per l’asporto o il domicilio.

Covid in Italia: la provincia di Bolzano diventa zona rossa

“La situazione continua a peggiorare e giustifica l’adozione di interventi più restrittivi”: sono queste le parole di Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di prevenzione del ministero, riportate da Tgcom24.

Le strade affollate dell’ultimo weekend e il continuo aumento del numero di contagi ha quindi influito sulla nuova decisione che verrà resa ufficiale solo nella giornata di domani. Cambia anche il colore della provincia autonoma di Bolzano, che da gialla diventa rossa. Una scelta presa già domenica dal governatore dell’Alto Adige data anche la situazione di emergenza negli ospedali della zona.

Covid in Italia: si attende la decisione sulla Campania

Resta in sospeso, invece, la questione della Campania, attualmente in zona gialla. Le notizie che arrivano dalla Regione non sono confortanti e, molto probabilmente, verrà valutata nelle prossime ore dal ministero della Salute l’applicazione di nuove misure più restrittive per l’intera Regione.