Chiusura regioni Covid

A causa della situazione emergenziale imposta dal coronavirus, le Regioni stanno approntando alcune modifiche intervenendo come hanno già fatto la Lombardia, la Campania e il Lazio.

In tutta la penisola si susseguono ordinanze e interventi di sindaci o presidenti di Regione, nel tentativo di limitare il contagio. Il prossimo provvedimento importante potrebbe riguardare la Sardegna. Infatti si parla di un lockdown regionale per almeno 15 giorni.

La situazione delle Regioni ad oggi

Ogni Regione italiana sta agendo con interventi mirati alle singole situazioni. Vediamo la situazione ad oggi.

Nel Lazio, dal 23 ottobre e per 30 giorni, inizia il divieto di uscita dalle 24.00 fino alle 5.00 del mattino del giorno dopo. Con l’inizio della settimana, cioè da lunedì, gli studenti delle scuole superiori e dell’Università riprenderanno la Didattica a Distanza. La stretta coinvolge anche la movida romana, infatti dalle 21 alle 24 si eviteranno assembramenti nelle seguenti zone: piazza Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e piazza Trilussa a Trastevere, che verranno transennate.

La Campania dalla giornata di venerdì 23, ha imposto la chiusura delle attività commerciali dalle 23.00 fino alle 5.00.

In Lombardia il divieto di circolazione parte dalle 23.00 fino alle 5.00 del giorno successivo. Inoltre confermata la chiusura dei centri commerciali durante il fine settimana. Prevista l’introduzione della Didattica a Distanza dalla prossima settimana per studenti delle scuole superiori.

La Sardegna si aggiunge ai provvedimenti regionali con il lockdown che il presidente Solinas dovrebbe emanare nell’arco delle prossime 24/48 ore e per i prossimi 15 giorni, la chiusura delle principali attività, porti e aeroporti.

Il Veneto non ha proposto provvedimenti. Il Governatore Zaia ha dichiarato: “Pensare di fermare i passaggi tra regioni vuol dire fare il lockdown. Meglio la mascherina per i cittadini, anziché pensare ai confini delle regioni o ai mini-lockdown per mettersi il cuore in pace”.

In Piemonte rimarranno aperti alimentari, farmacie e generi di prima necessità, mentre nel fine settimana chiuderanno tutte le altre attività. Stretta sulla movida di Torino con limite degli spostamenti dalle 22.30 alle 5.00 per gli accessi ai residenti e ai locali pubblici per consumazioni brevi e al tavolo o per le consegne a domicilio. Tempo ridotto per le attività di asporto con chiusura alle 22.30. Per Asti è previsto il coprifuoco.

In Sicilia, a Palermo si limita lo stazionamento delle persone dalle 21.00 alle 5.00 ma solo nel fine settimana, venerdì, sabato e domenica limitatamente alle aree dove si concentra la vita notturna.

In Emilia Romagna fino al 13 novembre è in vigore l’ordinanza che vieta la vendita di alcolici dalle 21.00 alle 5.00 nei minimarket e distributori automatici. Inoltre il sindaco di Bologna Virginio Merola ha fatto un appello ai suoi concittadini “di restare in casa se non è proprio necessario uscire. […] di evitare le feste private, di evitare le feste di laurea, qualsiasi tipo di assembramento”.

In Liguria, a Genova disposta la chiusura al pubblico dalle 21.00 alle 6.00, gli esercizi commerciali alimentari potranno rimanere aperti, mentre sono limitati gli spostamenti e concessi solo per necessità.