Myfoody

“Se lo spreco alimentare fosse una città sarebbe grande dieci volte Manhattan”, recita così la Ricerca del The Boston Consulting Group. Un problema di portata mondiale che le Nazioni Unite vorrebbero dimezzare entro il 2030.

E in Italia? La soluzione esiste e si chiama Myfoody, l’app antispreco che permette di salvare il cibo nei supermercati e a casa.

Myfoody: un nuovo modo di amare e salvare il cibo

Myfoody nasce nel 2015 da un’idea tutta italiana di Francesco Giberti, dopo aver acquistato un pacco di biscotti in scadenza, pagati però a prezzo pieno.

Questa è stata la scintilla che ha dato il via alla creazione di un’app innovativa con l’obiettivo di diminuire lo spreco alimentare.

Unendo l’innovazione tecnologia al settore distributivo e grazie a una logica di proximity marketing, Myfoody ripropone il rapporto tra supermercato e consumatore e veicola una filosofia zero waste integrando offline e online.

L’app, scaricabile gratuitamente per iOS e Android, è davvero semplicissima da usare: attraverso le sezioni Esplora e Risparmia gli utenti possono conoscere in app, in modo facile e veloce, la disponibilità dei prodotti in tempo reale, prossimi alla scadenza, scontati fino al 50%, per poi recarsi direttamente nel supermercato e procedere con l’acquisto.

Inoltre gli utenti possono attivare le notifiche e venire avvisati non appena nuove offerte sono disponibili nei propri negozi preferiti (sezioni Esplora e Risparmia).

Le aree anti-spreco presenti all’interno dei supermercati partner di Myfoody, Unes Supermercati, Unicoop Tirreno e Lidl, sono facilissime da riconoscere e offrono un’esperienza d’acquisto che si fa portavoce di un mondo a spreco zero.

Oltre alle sezioni Esplora e Risparmia, nella nuova versione pubblicata a settembre c’è anche la sezione Impara che racchiude all’interno dell’app i contenuti del blog Myfoody.

L’obiettivo è quello di condividere con la community il valore del cibo attraverso ricette anti-spreco, segreti di autoproduzione e modelli di vita sostenibile, perché quasi l’80% del cibo prodotto viene sprecato a casa, ecco perché Myfoody ha pensato di porre rimedio anche a questo.

La community di Foodies, gli utenti che ogni giorno salvano il cibo, è in costante crescita e i dati parlano chiaro: solo nel trimestre estivo 2019 Myfoody è riuscita a salvare ben 120.000 prodotti e nell’ultimo anno (da 1 settembre 2018 al 1 settembre 2019) è riuscita a recuperare ben 11.826 tonnellate di CO2 attraverso il cibo salvato.