Coronavirus decreto Io resto a casa

Nuove vertice in Consiglio dei Ministri per discutere quali misure confluiranno nel prossimo Dpcm di Natale. L’attenzione è tutta sulla scuola, sugli spostamenti e sul numero massimo di persone che potranno sedere a tavola il 25 dicembre. Cosa si rischia violando le norme?

Dpcm Natale: spostamenti, scuola e vacanze sulla neve

In diretta da Palma di Maiorca, il premier Giuseppe Conte ha cercato un dialogo con il premier spagnolo Sanchez, mentre attende dall’Europa un piano comune per le feste natalizie.

In particolare, diversi Paesi in Europa hanno già introdotto opportune misure di contenimento del virus durante le feste di Natale, mentre in Italia ciò che si legge sui giornali sono soltanto ipotesi abbozzate.

Non possiamo fare vacanze natalizie in montagna come negli altri anni”, questa è l’unica certezza che Conte ha annunciato da alcuni giorni. Dopo le proposte delle Regioni in merito alla riapertura degli impianti sciistici, infatti, pare che non vi siano le condizioni per trascorrere la settimana bianca sulla neve.

Inoltre, “stiamo lavorando per maggiori cautele a Natale e per riaprire la scuola il prima possibile“, ha assicurato il Presidente del Consiglio. La data di possibile riapertura degli edifici scolastici è fissata al 9 dicembre.

Per quanto riguarda il coprifuoco, pare sia aperta la possibilità di spostare l’orario di inizio alle 23 o addirittura alle 24. Per il giorno di Natale e per il 31 dicembre, invece, c’è la possibilità di arrivare fino all’una di notte.

Spostamenti all’estero: cosa si rischia?

Al momento pare che gli spostamenti da e per l’estero rimangano vietati soprattutto se dettati da motivi legati allo svolgimento vacanze sulla neve. Infatti, i cittadini italiani potranno spostarsi tra Regioni a basso rischio per ricongiungersi con i familiari più stretti, mentre non sarà possibile muoversi per trascorrere le vacanze in uno Stato estero.

Proprio per questo motivo, il Governo si sta muovendo per introdurre opportune misure che possano evitare che “si vada all’estero si possa rientrare senza nessun controllo sanitario”.

Sarà possibile rientrare nelle seconde case?

Anche la questione legata alle seconde case è in discussione tra le file del Governo. La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, comunque, ha chiarito che ci si potrà spostare soltanto tra Regioni a basso rischio, inserite nelle zone gialle. 

La raccomandazione resta quella di evitare spostamenti inutili che potrebbero portare ad affollamenti o assembramenti.