Violenza sulle donne

Il 25 novembre di ogni anno si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita per la prima volta dall’Onu nel 1999. La data vuole rimandare al sacrificio delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal che vennero uccise nella repubblica Dominicana dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo. Le scarpette rosse, invece, sono il simbolo di tutte le donne brutalmente uccise dai loro compagni o mariti.

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le origini

Era il 1960 quando le tre sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal si stavano recando in carcere per trovare i loro mariti. Proprio in quell’occasione, però, gli agenti del dittatore della Repubblica Dominicana le uccisero brutalmente a colpi di bastone e gettarono in un burrone i loro corpi, facendo credere che la morte delle tre donne fosse avvenuta a causa di un incidente.

Da quel momento, le tre sorelle passarono alla storia con il nome di Las Mariposas (che significa le farfalle). Il loro coraggio, infatti, nel lottare contro la dittatura e in difesa dei diritti delle donne non venne mai dimenticato dalla popolazione locale. Persino una scrittrice, Julia Alvarez, ricordò il coraggio delle tre sorelle nel libroIl tempo delle farfalle“.

La scelta della data e i motivi

Far coincidere la giornata internazionale contro la violenza sulle donne con il 25 novembre significa ricordare il sacrificio delle sorelle della Repubblica Dominicana. Inoltre, il 25 novembre 1981 si tenne per la prima volta l’incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche.

Nel 1993, con la Dichiarazione di Vienna, si riconobbe la violenza sulle donne come fenomeno da contrastare. Infine, l’Onu istituì la giornata internazionale nel 1999, fissando la data appunto al 25 novembre.

Perché il simbolo sono le scarpette rosse?

Solitamente si indica la violenza sulle donne con un paio di scarpette rosse che vengono abbandonate nelle maggiori piazze di tutto il mondo. L’idea è nata da un’opera di Elina Chauvet: Zapatos Rojas.

Nel 2009, infatti, apparvero per la prima volta davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas un paio di scarpette rosse in ricordo di tutte le donne rapite, stuprate e uccise a Ciudad Juarez. Lo stesso artista, d’altro canto, voleva ricordare anche l’uccisione della sorella da parte del compagno: aveva solo 22 anni.

Ad oggi, nelle maggiori piazze italiane, si è soliti lasciare un paio di scarpette rosse in difesa dei diritti delle donne.