Indennizzi

I flussi di Npe (Non performing exposure) rappresentano l’esposizione che un istituto di credito ha verso i Non Performing Loans, cioè i crediti inesigibili, chiamati anche crediti deteriorati.

Npe e Utp: cosa sono e come funzionano

Al momento gli Npe riguardano soprattutto aziende classificate come Utp (le inadempienze probabili Unlikely To Pay), cioè esposizioni per cui la banca valuta improbabile che il debitore adempia integralmente alle sue obbligazioni contrattuali senza il ricorso ad agevolazioni, quali l’escussione delle garanzie.

Le Utp rappresentano una parte molto rilevante nell’imprenditoria italiana e attualmente subiscono squilibri patrimoniali e finanziari, ma in Italia danno lavoro a oltre un milione di persone.

Pandemia e influenza sull’economia

La pandemia da Covid-19 ha avuto un forte e determinante impatto sull’economia italiana: la sfida dei prossimi mesi si incentra proprio sugli UTP. Secondo le previsioni del Gruppo Prelios, nei prossimi 18 mesi ci saranno circa 60-100 miliardi di euro di incremento di nuovi flussi di Npe. Questo impatterà notevolmente le Utp e le Npl (crediti deteriorati). Ciononostante, dalla crisi finanziaria del 2008 lo stock e l’evoluzione dei crediti Npe delle banche italiane sono un tema importantissimo per l’influenza diretta degli Npl sull’economia reale del nostro Paese.

La sfida: sostegno alle Utp

La sfida dei prossimi periodi è proprio incentrata sulle inadempienze bancarie, a seguito del fortissimo impatto sull’economia italiana del Covid-19 che nei prossimi 18 mesi determinerà un incremento tra i 60 e i 100 miliardi di euro dei nuovi flussi di Npe, con impatti rilevanti sugli stock di Utp ed Npl. Lo scopo è proprio quello di sostenere efficacemente le aziende più meritevoli, cercando di riportare le aziende classificate Utp in percorsi di risanamento che consentano loro di risolvere il proprio indebitamento in maniera sostenibile, impattando, quindi, positivamente sull’economia del paese e l’occupazione.

Sono già state concesse moratorie e riformulazioni dei pagamenti per favorire 200 aziende nei settori più colpiti dalla crisi, per supportarle nella ripresa, a beneficio dell’economia nazionale.