Reddito di cittadinanza

In questi ultimi giorni di fine gennaio molti cittadini italiani stanno ricevendo il reddito di cittadinanza. In particolare otterranno il sostegno tutti coloro che hanno fatto domanda a novembre 2020 con accoglimento da parte dell’INPS e hanno ottenuto il primo pagamento entro la metà del mese di dicembre scorso.

Il diritto al reddito di cittadinanza però potrebbe decadere nel caso in cui il cittadino abbia ricevuto altri bonus.

Reddito di cittadinanza 2021: chi rischia di perderlo?

Al fine di completare la richiesta del reddito di cittadinanza è necessario presentare il documento ISEE. L’ISEE 2021 comprende le prestazioni percepite nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019. Per non rischiare di perdere il sussidio, l’ISEE va aggiornato entro i termini previsti.

Qualora un nucleo familiare abbia ricevuto altri bonus, ha l’obbligo di dichiararlo in sede di DSU. Dunque tutti quei bonus percepiti dalle famiglie nel 2019 contano nel calcolo dell’ISEE. Bonus bebè, bonus mamme domani, assegni al nucleo familiare, bonus terzo figlio, indennità di disoccupazione, assegno di invalidità civile, assegno di accompagnamento, indennità di frequenza e lo stesso Reddito o Pensione di Cittadinanza contribuiscono al calcolo del reddito familiare.

Reddito di cittadinanza 2021: i requisiti per presentare la domanda

Nel calcolo dell’importo del sostegno erogato mensilmente si terrà conto dunque anche degli altri trattamenti assistenziali e previdenziali erogati dalle amministrazioni pubbliche. In tal modo si rischia che con l’aggiunta dei bonus percepiti nel 2019, l’ISEE risulti più alto. Se l’ISEE supera la soglia massima stabilita di 9.360,00, per il cittadino decade il diritto al reddito di cittadinanza.

Per essere idonei ad ottenere il reddito di cittadinanza bisogna avere dei requisiti che riguardano l’ISEE, che deve essere appunto minore di 9.360 euro. Inoltre è necessario essere cittadino italiano, di uno stato Ue o extra Ue con permesso di soggiorno di lungo periodo o avere la residenza in Italia per almeno 10 anni di cui gli ultimi due senza interruzioni. Gli altri requisiti riguardano il patrimonio mobiliare, 6000 euro o di più se il nucleo familiare è composto da più membri, e immobiliare, non superiore a 30.000 euro, esclusa la prima casa. In più è imposto un limite sul reddito familiare di 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di Cittadinanza e a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto. Infine nessun componente del nucleo familiare è intestatario di autoveicoli immatricolati negli ultimi sei mesi.