Dove andare con il green pass

Il Green Pass è un certificato che permette ai cittadini dell’Unione Europea di viaggiare in sicurezza verso alcuni Stati. Negli ultimi giorni se ne parla moltissimo, soprattutto per il fatto che il Governo italiani intende estendere la validità del Green Pass anche per viaggiare sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza, per partecipare ad eventi, matrimoni o entrare negli stadi.

Molti si staranno chiedendo: dove posso andare con il Green Pass? Facciamo chiarezza: cerchiamo di capire in quali Stati è richiesta la certificazione verde e quali novità potrebbero essere introdotte dal Governo.

Green Pass: cos’è e come funziona

Come chiarisce una fonte ufficiale, il Green Pass è una certificazione digitale stampabile che viene emessa dalla piattaforma del Ministero della Salute ed è utile per viaggiare in sicurezza nei Paesi dell’Unione Europea e all’interno dell’area Schengen.

Questo certificato contiene un QR Code per verificare la sua autenticità e validità. Introdotto a partire dal 1° luglio 2021, si può scaricare direttamente dalla piattaforma ufficiale del Ministero della Salute oppure direttamente dall’applicazione IO o da Immuni.

Attraverso l’uso del Green Pass potremmo dire addio a tamponi e quarantene, ma solo nel caso in cui siamo stati vaccinati con entrambe le dosi da almeno 14 giorni.

Dove posso andare con il Green Pass?

Grazie alla certificazione verde è possibile muoversi all’interno dei Paesi dell’Unione Europea e nell’area Schengen liberamente, senza essere sottoposti a tampone o quarantena.

In Francia, per esempio, sin dal 9 giugno, tutti i cittadini in possesso del Green Pass hanno potuto entrare liberamente nel Paese senza necessità di eseguire un tampone o svolgere un periodo di quarantena.

Anche altri Paesi europei, come la Spagna, il Portogallo, la Grecia, la Croazia, la Germania, l’Austria e la Svizzera hanno anticipato l’utilizzo del Green Pass a giugno 2021: la certificazione viene accettata dopo 14 giorni dalla ricezione della seconda dose del vaccino (in Austria sono richiesti almeno 21 giorni).

Per entrare nei Paesi europei, comunque, è possibile anche sottoporsi a un tampone antigenico entro le 48 o 72 ore antecedenti l’Ingresso.

Per tutti i Paesi che si trovano al di fuori dell’Europa, prima di partire è utile informarsi sulle eventuali restrizioni in vigore. Tutte le informazioni aggiornate si trovano sul portale Viaggiare sicuri della Farnesina.

Come ottenere il Green Pass

Per ottenere il Green Pass esistono tre diverse modalità:

  • effettuare la vaccinazione contro il Covid-19;
  • risultare negativi a un tampone antigenico rapido o a un tampone molecolare eseguito non oltre le 48 ore precedenti;
  • essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi.

A seconda della modalità di ottenimento della certificazione è possibile associare una durata diversa del Green Pass:

  • in caso di vaccinazione la durata è pari a 9 mesi;
  • in caso di tampone negativo è pari a 2 giorni;
  • in caso di guarigione è pari a 6 mesi.

Green Pass in Italia: quando è obbligatorio?

Nel nostro Paese attualmente il Green Pass torna utile nel momento in cui dobbiamo partecipare a matrimoni, entrare all’interno delle strutture sanitarie, viaggiare nelle zone rosse o arancioni (in sostituzione all’autocertificazione) e per viaggiare all’estero.

Nella maggioranza, però, il dibattito sull’estensione dell’utilizzo del Green Pass alla francese è aperto: molti esponenti politici sono contrari, altri inseguono una variante italiana di utilizzo.

Si sta valutando, in particolare, la possibile estensione della certificazione verde anche per viaggiare sui treni e sugli aerei, mentre per gli autobus e le metropolitane dovrebbe non risultare obbligatorio. Il Green Pass verrà utilizzato anche per accedere agli eventi, alle manifestazioni, ai concerti, ai matrimoni e agli spettacoli cinematografici o teatrali: in tal modo si potrà garantire una capienza anche al 100%.

Da valutare, invece, la possibilità di utilizzare il Green Pass anche per l’ingresso nei bar e nei ristoranti: se in Francia Macron lo ha reso un requisito indispensabile, in Italia potrebbero essere garantite più libertà ai cittadini.