Coronavirus

Un team di ricercatori ha analizzato il coronavirus e le sue mutazioni genetiche, arrivando a una conclusione: la seconda ondata di Covid-19 in Europa sarebbe una variante della spagnola. La colpa della rapida diffusione dei contagi è da imputare ai vacanzieri non rispettosi delle norme igienico-sanitarie. Ecco lo studio che lo confermerebbe.

Coronavirus: una variante della spagnola?

Si chiama 20A.EU1 la variante della spagnola che potrebbe somigliare alla seconda ondata di coronavirus che sta investendo da settimane l’intera Europa. Originata nei lavoratori agricoli spagnoli si sarebbe diffusa rapidamente in tutto il Vecchio Continente a partire dall’estate.

La colpa? Forse dei vacanzieri spagnoli che non avrebbero rispettato tutte le procedure di controllo e screening negli aeroporti, ma non è ancora chiara come sia avvenuta la rapidissima diffusione del Covid in Europa. Ogni variante, infatti, ha una sua firma genetica che permette di identificare il punto dal quale si è diffusa.

“Dalla diffusione di 20A.EU1, sembra chiaro che le misure di prevenzione dei virus sul luogo non sono state sufficienti per fermare la trasmissione”, ha detto Emma Hodcroft, genetista evolutiva dell’Università di Basilea e co-autrice dello studio in fase di pubblicazione.

La dottoressa, inoltre, avrebbe specificato al Financial Times che questa variante sarebbe diversa dalle precedenti note: “Non ne avevo visti con questo tipo di dinamica. Dobbiamo ancora capire se ha una particolare mutazione, nella proteina spike, quella usata dal virus per entrare nelle cellule umane e che potrebbe alterarne il comportamento”.