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La digitalizzazione ha praticamente toccato qualunque settore, compreso quello sanitario. Si è così aperto un intero scenario mai esplorato fino a qualche anno fa: quello delle terapie digitali, della telemedicina e delle app. Ma che cosa si intende per digital health e che tipo di benefici può apportare alle nostre vite?

I progressi della tecnologia

È presto detto che grazie alle innovazioni tecnologiche, all’uso dei social ecc, è possibile migliorare gli stessi servizi che riguardano la salute umana. Da anni la tecnologia permette di effettuare test per la diagnosi di malattie, garantire assistenza con la telemedicina e rafforzare il sistema sotto più livelli. L’intelligenza artificiale è ideale in fase di analisi, ma anche per sviluppare i farmaci e i trattamenti da suggerire e garantire ai pazienti. Ecco perché la digital health è capace di presentare nuove opportunità che sono alla base di un buon sistema sanitario. E così si pone il paziente al centro di ogni attività, considerando la personalizzazione di ogni cura. Sembra facile pensarci ora, ma tale trasformazione ha vissuto fasi difficili che sono alla base del classico passaggio tra cartaceo e digitale.

La questione della privacy

Uno dei capitoli più delicati, che non possiamo ignorare, è legato alla privacy e alla sicurezza. Quando si trasferiscono e si registrano dati personali dei pazienti è doveroso garantire la privacy delle persone. Ogni struttura, anche se piccola, deve riuscire a rispettare le normative di legge e ciò comprende anche la raccolta di firme per il trattamento dei dati personali. Grazie a un gestionale sicuro, per esempio, è possibile controllare i moduli, archiviarli o stamparli in base alle necessità della struttura.

Le terapie digitali

Ogni terapia è sviluppata attraverso la sperimentazione controllata e prevede un percorso preciso che il medico consiglia al paziente grazie anche all’utilizzo di appositi software per studi medici. E tutto ciò passa attraverso conoscenza e software di comunicazione diretta. Possiamo quindi dire che le terapie digitali sono molto più di applicazioni standard che riguardano la salute. È opportuno considerarle come sistemi offerti per aiutare i pazienti nella gestione delle patologie, iniziando proprio dal trattamento farmacologico e dalla sua accettazione. Ma sono anche interventi curativi che migliorano i risultati clinici. Queste terapie possono essere app, siti, sensori o dispositivi da indossare e possono sostenere il maggior coinvolgimento del paziente. E soprattutto aiutano anche a migliorare la comunicazione tra medico e paziente riuscendo a implementare i servizi sanitari, riducendo i costi e il sistema delle visite.

Ma che cos’è la tecnologia “indossabile”?

Abbiamo citato poco fa i dispositivi da indossare, noti anche come wearable, che sono centrali nel controllo delle condizioni di un paziente. Pensiamo per esempio ai nuovi modelli di smartphone, ai sensori e agli smartwatch. Già, proprio gli orologi intelligenti che sono indossati da un paziente e che, in America a partire dal 2017, hanno permesso di registrare le alterazioni degli utenti. È sufficiente pensare che l’Apple Watch è stato registrato come dispositivo medico. È vero che in Europa siamo ancora più indietro, ma per gli esperti questo tipo di tecnologia potrà portare alla vendita di oltre 110 milioni di accessori nel 2023.