Coronavirus autocertificazione

Il nuovo decreto del premier Mario Draghi ha modificato il Dpcm del 5 marzo e ha introdotto una nuova stretta in vista dell’arrivo della Pasqua: torna obbligatoria l’autocertificazione per gli spostamenti.

In particolare, dal 15 marzo tutte le Regioni gialle passano in arancione, mentre scatta la zona rossa per tutti i territori con più di 250 casi ogni 100 mila abitanti. Ma quando è necessario esibire l’autocertificazione in zona rossa e in zona arancione? Ecco tutti i casi e le regole previste dal decreto.

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Autocertificazione, quando serve in zona arancione

In zona arancione non sono permessi gli spostamenti all’esterno del proprio Comune di residenza: ciò significa che restando all’interno dei confini comunali non è necessario esibire il modulo di autocertificazione.

Per uscire dal proprio Comune o dalla propria Regione occorre, invece, giustificare lo spostamento da motivi di lavoro, salute o necessità. Sempre possibile anche il rientro presso il proprio domicilio o la propria residenza, mentre non è consentito spostarsi tra Regioni o Comuni per visitare amici o parenti.

Le visite sono consentite, invece, all’interno del territorio comunale, una sola volta al giorno, dalle ore 5 alle ore 22, in un massimo di due parsone al netto dei minori di 14 anni. Confermata anche la deroga che consente ai piccoli Comuni (entro i 5 mila abitanti) di spostarsi entro un raggio di 30 km anche per visitare parenti o amici, evitando di raggiungere il capoluogo di Provincia.

Autocertificazione, quando serve in zona rossa

In zona rossa qualsiasi spostamento va giustificato compilando il modulo di autocertificazione: che si tratti di uno spostamento all’interno o all’esterno del proprio Comune o della propria Regione, è sempre necessario avere con sé questo documento.

In zona rossa, inoltre, ci si può spostare soltanto per motivi di lavoro, salute o necessità, per rientrare presso il proprio domicilio o alla propria residenza, per andare a fare la spesa o per accompagnare i figli dai nonni.

Non ci si può spostare, invece, per andare a visitare amici o parenti: in zona rossa non è concessa la deroga per le visite a nuclei familiari esterni al proprio nemmeno una sola volta al giorno, dalle ore 5 alle ore 22.

Che si tratti di sona arancione o rossa, l’autocertificazione è sempre obbligatoria per spostarsi durante l’orario di coprifuoco, dalle ore 22 alle ore 5 del mattino. in tale fascia oraria sono possibili sono gli spostamenti per motivi di lavoro, salute o necessità.

Modulo di autocertificazione, come si compila?

Il modulo di autocertificazione può essere stampato dal singolo cittadino e compilato prima di effettuare lo spostamento, oppure può essere richiesto alle forze dell’ordine nel momento del controllo per compilarlo di fronte agli agenti (per chi non ha modo di stamparlo). Sempre meglio, comunque, compilarlo in anticipo per velocizzare i controlli.

Nel modulo vanno indicate le seguenti informazioni:

  • nome e cognome del soggetto che effettua lo spostamento;
  • luogo e data di nascita dello stesso;
  • indirizzo di residenza (ed eventualmente indirizzo di domicilio);
  • documento in corso di validità (carta di identità, patente o passaporto);
  • numero di telefono;
  • motivo dello spostamento (se diverso da comprovate esigenze lavorative o motivi di salute);
  • da dove è iniziato lo spostamento;
  • dove termina lo spostamento (destinazione);
  • eventuali dichiarazioni aggiuntive;

In fondo al documento è necessario apporre la propria firma accanto a quella dell’organo di polizia che ha effettuato il controllo. Vanno inseriti anche la data e l’ora del controllo.

La dichiarazione viene espressamente controllata dalle forze dell’ordine e per giustificare i motivi dello spostamento è necessario – per esempio nel caso del lavoro – esibire un tesserino o documentare la ditta per la quale si presta servizio. Dichiarare il falso nell’autocertificazione comporta l’applicazione di una sanzione da 400 a 1.000 euro oltre a comportare conseguenze sul lato penale.