Diego Armando Maradona

Tutto il mondo del calcio e dello sport piange la morte di Diego Armando Maradona. Il primo commento è quello di Michel Platini appena appresa la notizia della morte di Maradona ai microfoni della radio francese RTL, mentre un altro grande del calcio, Pelè, scrive sul suo profilo Instagram: “Un giorno, spero, giocheremo insieme a calcio in cielo. Oggi una notizia triste, io ho perso un caro amico, e il mondo ha perso una leggenda. C’è molto di più da dire, ma per adesso possa Dio dare forza alla sua famiglia”.

Tutti ricordano Maradona: “Non sarai mai dimenticato”

Non è possibile aprire alcun social senza vedere foto e omaggi al Dio del calcio, dall’ex capitano della Roma Francesco Totti al trascinatore del Milan, lo svedese Ibrahimovic, alla campionessa in carica di fioretto individuale paralimpico Bebe Vio che scrive: “Se sembra impossibile allora si può fare: ce lo hai insegnato anche tu, Diego!”. Anche il fenomeno Cristiano Ronaldo ancora non ci crede: “Oggi saluto un amico e il mondo un genio eterno. Uno dei migliori di sempre. un mago senza pari. Parte troppo presto – da poco El Pibe de Oro aveva compiuto sessant’anni – ma lascia un’eredità senza limiti e un vuoto che non sarà mai riempito. Riposa in pace, fuoriclasse. Non sarai mai dimenticato”.

Ed è così Maradona non sarà mai dimenticato, non è morto perché immortale. Il campione giamaicano Usain Bolt ha postato una foto che lo ritrae con Maradona e scrive semplicemente “RIP to legend Maradona”. Per ricordare la leggenda è stato osservato un minuto di silenzio prima degli incontri di Champions League e di Europa League, si ripeterà anche questa sera.

Omaggi anche dal governo per Maradona

Omaggi anche dal governo italiano, da Conte a Spadafora. “La morte di Maradona è una notizia terribile. Era più di un campione, era un genio del calcio, un fuoriclasse assoluto”, sono queste le parole del ministro dello sport alla notizia della morte dell’ex campione del mondo, “ha rappresentato in una stagione irripetibile i sogni e le speranze del popolo della mia città. Napoli piange, stasera”, scrive il ministro su Twitter. L’Argentina ha dichiarato 3 giorni di lutto nazionale per il ragazzo d’oro che aveva fatto diventare grande il suo paese.

L’Inghilterra non perdona Maradona

“Di gran lunga il più grande giocatore della mia generazione e, verosimilmente, il più grande di tutti i tempi”. Non poteva mancare il commento di Gary Linker, leggenda del calcio inglese di cui Maradona fu avversario nella celeberrima sfida con l’Argentina dei mondiali del 1986 che valse l’appellativo al Pibe ‘mano de Dios’ (famoso gol segnato a Shilton nei quarti del mondiale messicano); “spero che dopo una vita benedetta, ma travagliata – twitta commosso l’ex attaccante britannico – egli trovi finalmente conforto nelle mani di Dio”.

Linker perdona ma l’Inghilterra no, infatti gli inglesi non assolvono Maradona neanche dopo la sua morte. “Dov’era il Var quando ne avevamo più bisogno?”, si chiede infatti il Daily Star. Il Sun e il Mirror, antichi rivali, giocano sulla stessa linea: “He’s in the hands of God”, “È nelle mani di Dio” scrive sarcastico il Mirror, aggiungendo poi nel sottotitolo: “Diego Maradona, a hero, a villain, a cheat and a genius”, tradotto: un eroe, un cattivo, un imbroglione e un genio.

Il Daily Express è stato più delicato e scrive “Il genio eterno, imperfetto… ora sicuro nelle mani di Dio”, mentre a sorpresa, il solitamente più sobrio Daily Telegraph ha descritto Maradona come un volgare imbroglione; tanti si sono indignati anche gli esperti più rinomati del settore.