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Il disegno di legge relativo al bilancio 2021 dispone che le PMI, che stanno già beneficiando della sospensione dei pagamenti dei finanziamenti bancari, hanno diritto a una proroga. Se per queste imprese la proroga avverrà in modo automatico, per le altre aziende varranno le regole di accesso ordinarie.

Questa misura, come le proroghe, vengono applicate alle PMI che in data 17 marzo 2020 non avevano esposizioni debitorie deteriorate.

Proroga della moratoria dei finanziamenti delle PMI

Il decreto Cura Italia ha disposto la sospensione delle varie scadenze debitorie delle imprese sul territorio italiano, dalle microimprese alle piccole e medie imprese, nei confronti degli istituti di credito e di altri intermediari. Tale sospensione era stabilita al 30 settembre 2020. La proroga, con il Decreto Agosto, è stata posticipata:

  • al 31 marzo 2021 per le imprese del settore turistico (D.L 104/2020 art. 65);
  • al 31 gennaio 2021 per le altre tipologie di imprese (D.L 104/2020 art. 77, comma 2).

La moratoria interessa anche le ditte individuali e i professionisti.

Il Fondo centrale di garanzia per le PMI, inoltre, è agevolato da una garanzia pubblica di natura sussidiaria, che copre parzialmente le esposizioni debitorie delle imprese.

Introduzione della moratoria per aiutare le PMI

A seguito dell’emergenza sanitaria c’è stata un caduta produttiva. È stata, quindi, introdotta la moratoria per sostenere la liquidità delle PMI e aiutarle in questo momento particolare.

Questo aiuto mira a evitare che ci siano effetti permanenti sull’attività delle numerose imprese colpite.

Moratoria e legge di bilancio 2021

La moratoria, nella bozza disponibile relativa all’attuale legge di bilancio 2021, è prorogata fino al 30 giugno 2021. Questa misura è stata autorizzata dalla UE e rientra all’interno del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid 19”.

Il D.L 104/2020, con cui avviene la proroga di queste disposizioni, è stata autorizzata dalla Commissione europea S.A. 57717, C/2020 6755 final del 28 settembre 2020.

La proroga fino al 30 giugno 2021 è ammessa dal IV emendamento alla Comunicazione della Commissione sul Quadro Temporaneo delle misure di aiuto C(2020) 7127 final, del  13 ottobre 2020.

Dopo questi interventi, quanto disposto dalla legge di bilancio 2021 non necessita di ulteriore autorizzazione UE.

Requisiti per accedere alla moratoria

Per richiedere l’accesso alla moratoria dei prestiti occorre capire se l’azienda ne stia già beneficiando o meno. Nel caso in cui:

  • le imprese siano già ammesse alla moratoria, vedranno prorogato in automatico questo beneficio al 30 giugno 2021;
  • le altre imprese possono essere ammesse entro il 31 gennaio 2021. L’ammissione segue le modalità ordinarie indicate all’art. 56 del Decreto Cura Italia.

Nella comunicazione in cui si chiede l’ammissione alla moratoria, si deve autodichiarare:

  • per quale finanziamento si presenta la comunicazione di moratoria;
  • di aver carenze di liquidità in via temporanea come conseguenza della diffusione dell’epidemia da Covid 19;
  • di rientrare nella qualifica di microimpresa, piccola o media impresa;
  • essere a conoscenza delle conseguenze civili e penali in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi dell’art. 47 DPR 445/2000.

Nel momento in cui l’azienda procede a tale richiesta deve essere in bonis. Non deve, quindi, avere posizioni debitorie definite come esposizioni deteriorate ripartite:

  • nelle categorie sofferenze;
  • nelle inadempienze probabili;
  • nelle esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate. Non deve avere rate scadute da più di 90 giorni, le rate devono essere pagate nella loro totalità.

Se il finanziamento ha delle agevolazioni pubbliche, la banca o l’intermediario finanziario può procedere alla sospensione del finanziamento, seguendo il principio di silenzio assenso. Devo però trascorre 15 giorni dalla comunicazione all’ente agevolatore.