Gigi Proietti

Addio al grande attore romano Gigi Proietti, morto in seguito a un grave attacco cardiaco. Alla viglia del suo 80esimo compleanno, infatti, era stato ricoverato in una clinica romana, ma purtroppo non ce l’ha fatta. La famiglia: “Sarà ricordato come merita nei tempi e modi da definire”.

Addio al grande Gigi Proietti: è morto alla vigilia del suo compleanno

“Che dobbiamo fa’? La data è quella che è, il 2 novembre”. Così Gigi Proietti ironizzava sulla data del suo compleanno, che è diventata poi anche il triste giorno della sua morte. Grandissimo attore romano ricordato per il suo talento, il suo cinismo, l’umorismo e il sorriso: tutti amavano e conoscevano Gigi Proietti.

“I miei ci tenevano alla laurea – aveva raccontato -, io studiavo, si fa per dire, Giurisprudenza ma la sera mi esibivo. Poi il mio amico Lello, che suonava nella nostra band, una sera viene a vedermi e mi dice: ‘Devi fare questo’. Ho capito che recitare mi piaceva tantissimo, è diventata la mia vita. Ma per papà non era la scelta giusta, era preoccupato e mi ripeteva: ‘Prendi un pezzo di carta, se piove o tira vento è una sicurezza'”.

La carriera

Una carriera costellata di grandi successi nel mondo dello spettacolo: da musicista ad attore, Proietti sapeva farle davvero tutte. Tra i suoi primi successi ci sono la recita in una cantina in Prati in cui metteva in scena Brecht e poi lo Stabile dell’Aquila diretto da Antonio Calenda.

La svolta, però, è arrivata nel 1970, quando Proietti doveva sostituire Domenico Modugno nel musical Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini. E da lì tantissimi i suoi successi, tra i quali il dramma di Sem Benelli La cena delle beffe (1974) e A me gli occhi, please.

E ancora: nel 1996 recita ne Il maresciallo Rocca, ma si dedica anche ai varietà come Fatti e fattacci a Fantastico.

Il teatro è sempre rimasto la sua vera passione. “Ringraziamo Iddio, noi attori abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte, che nel teatro si replicano tutte le sere”, a confessato l’attore. “Non ho rimpianti, rifarei tutto, anche quello che non è andato bene“.

Gigi amava anche Roma e Roma era innamorata di lui, così come tutta l’Italia.