Investire in ETF petrolio

Il mondo della finanza e degli investimenti è sempre più ricco di strumenti, velocizzato e coadiuvato anche dal fattore tecnologico che rende tutto apparentemente più semplice e istantaneo. Ma veniamo all’argomento chiave di questo articolo. Cosa sono i cosiddetti ETF e soprattutto conviene investire in essi?

ETF è l’acronimo di Exchange-Traded Fund, una parola con la quale si identificano una società d’investimento a capitale variabile o una certa tipologia di fondo d’investimento con due caratteristiche peculiari:

  • sono negoziabili in Borsa al pari di un’azione;
  • hanno come unico obiettivo d’investimento quello di replicare l’indice al quale si riferiscono (benchmark) attraverso una gestione totalmente passiva.

Acquistare un ETF è paragonabile ad acquistare un paniere di titoli. Se si decide di investire in un fondo, significa mettere il proprio risparmio insieme a quello di altri investitori, il gestore del fondo avrà la responsabilità di acquistare poi con il denaro raccolto dagli investitori gli strumenti su cui si andrà a investire. La performance dell’investimento sarà data dal risultato di tutti i singoli strumenti su cui il fondo investe.

La gestione passiva fa sì che questo tipo di fondi risulti particolarmente economico, con spese di gestione generalmente più basse, anche al di sotto dell’un percento, e in questo senso è ovvio che risulti più competitivo rispetto ai fondi attivi, soprattutto per piccoli risparmiatori.

Gran parte degli investitori, infatti, preferisce scegliere due o tre ETF a gestione passiva rispetto a fondi d’investimento al fine di ottenere una buona diversificazione del portafoglio, riducendo i costi. Gli ETF vengono quotati in Borsa esattamente in maniera analoga alle singole azioni. Quindi la più grande differenza tra fondi ed ETF sta nel sistema di negoziazione: con gli ETF è infatti possibile a mercato aperto investire o cedere autonomamente in qualsiasi momento e conoscere la quotazione del titolo a differenza dei fondi tradizionali.

Altra differenza molto importante sta nel tipo di di gestione dei fondi: Attiva o Passiva. La prima vuole intendere che i titoli vengono acquistati e venduti in continuità dal gestore del fondo alla ricerca del miglior risultato possibile. La seconda invece sta a significare che i titoli vengono acquistati una volta per tutti in proporzione alla capitalizzazione di Borsa nel tentativo di replicare un indice. Ecco perché gli ETF, disponibili in Italia dal 2002 sono sempre più diffusi e richiesti.