Didattica integrata scuola

Il nuovo capo del Governo, Mario Draghi, nel corso del suo discorso al Senato, ha ipotizzato alcune soluzioni per quanto riguarda il tema delicato della scuola.

Scuola, Draghi: bisogna recuperare le ore perse

La prima questione da affrontare è quella di riuscire a tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, con le modalità più adatte. Vi è infatti la necessità di recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà.
“Le ragazze e i ragazzi hanno avuto, soprattutto quelli nelle scuole secondarie di secondo grado, il servizio scolastico attraverso la Didattica a Distanza che, pur garantendo la continuità del servizio, non può non creare disagi ed evidenziare diseguaglianze. […]A fronte di 1.696.300 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, nella prima settimana di febbraio solo 1.039.372 studenti (il 61,2% del totale) hanno avuto assicurato il servizio attraverso la Didattica a Distanza”.
È stata valutata anche la possibilità di allungare il calendario scolastico. Si potrebbe andare a scuola anche il pomeriggio, nei weekend o in estate. Le modalità di recupero, però, saranno stabilite nelle prossime settimane. A tal riguardo il nuovo ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è deciso a far recuperare la socialità agli alunni delle elementari, perciò questi potranno andare a scuola fino al 30 giugno.

Scuola: quando e come sarà l’esame di maturità?

Per quanto riguarda, invece, gli alunni della scuola superiore, si esclude l’allungamento del calendario scolastico almeno per gli studenti dell’ultimo anno. Infatti è previsto che gli esami di maturità inizino il 16 giugno e si svolgeranno in presenza e in forma semplificata. Non vi sarà alcuna prova scritta ma solo un colloquio orale, durante il quale verrà discusso un elaborato, un testo scritto o multimediale, il cui argomento dovrebbe essere assegnato entro la fine di aprile. La stessa procedura sarà applicata a coloro che dovranno affrontare l’esame di terza media e l’argomento su cui verterà la discussione, assegnato entro maggio, sarà deciso dagli studenti col supporto dei professori.

Draghi: come rinnovare la formazione dei docenti

Un altro argomento preso in considerazione da Draghi durante il suo discorso è quello della formazione del personale docente, così da allineare l’offerta educativa alla domanda delle nuove generazioni. Infatti ha esposto la necessità di disegnare un percorso educativo che combini gli standard qualitativi richiesti dal panorama europeo con l’aggiunta di nuove materie e metodologie, così da poter coniugare le competenze scientifiche con quelle delle aree umanistiche e del multilinguismo. L’esperienza della didattica a distanza maturata in questo periodo di crisi non dovrà essere dimenticata ma bisognerà svilupparne le potenzialità e sfruttarle anche con il ritorno alla didattica in presenza. Sarà importante, inoltre, ristrutturare gli istituti tecnici per adeguarli alle richieste del mercato del lavoro, come avviene già in altri Paesi europei.