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La Guardia di Finanza ha scovato alcuni lavoratori che hanno richiesto il bonus da 800 euro, riservato ai collaboratori sportivi, senza però aver mai svolto una simile attività. Troppe richieste in pochissimo tempo.

Bonus 800 euro: scattano i controlli

Il bonus per i collaboratori sportivi da 800 euro è stato richiesto – nel solo mese di novembre – da oltre 50 mila lavoratori. Un numero che ha insospettito la Guardia di Finanza: troppe richieste rispetto ai lavoratori che attualmente risultano impiegati in questo settore.

Infatti, il bonus, le cui richieste sono state estese al mese di dicembre, era riservato ai collaboratori sportivi che hanno stipulato un contratto con il CONI, con associazioni sportive dilettantistiche o con federazioni nazionali associate. Questi lavoratori, a causa delle disposizioni contenute negli ultimi DPCM, sarebbero rimasti bloccati: le palestre, infatti, risultano momentaneamente chiuse.

Ma cosa sta accadendo con il bonus da 800 euro? Alcuni cittadini avrebbero richiesto il beneficio senza soddisfare i requisiti richiesti per riceverlo. Le fiamme gialle intendono vederci chiaro.

Bonus 800 euro: le indagini della Guardia di Finanza

La Guardia di Finanza si è attivata sin da subito per verificare le cause che hanno spinto oltre 50 mila lavoratori a richiedere il bonus da 800 euro riservato ai collaboratori sportivi. Il numero elevato delle richieste pervenute alla società Sport e Salute – che si occupa delle erogazioni in collaborazione con il Ministero dello Sport – hanno insospettito le fiamme gialle.

Su un totale di 117.308 beneficiari, infatti, sono state sbloccate anche le situazioni di 1167 richiedenti. La Guardia di Finanza avrebbe richiesto alla società stessa di presentare tutta la documentazione allegata dai potenziali beneficiari del bonus per poter verificare l’effettiva soddisfazione di tutti i requisiti richiesti per ottenere il beneficio. Tra i beneficiari vi sarebbero anche persone che non hanno mai operato nel settore sportivo, né nel 2019 né nel 2020.

Per accertare che il bonus sia giunto nelle casse dei reali beneficiari, dunque, sono in corso i controlli anti frode da parte della Guardia di Finanza.

Cosa rischiano i “furbetti” del bonus?

Per tutti coloro che avranno richiesto il bonus senza essere in possesso dei requisiti richiesti verrà probabilmente notificata una sanzione di importo non ancora precisato oltre alla richiesta di restituzione dell’intero beneficio. Potrebbero anche incorrere in una sanzione per dichiarazione di dati falsi.