assegno unico 2021

Come bisogna comportarsi qualora il datore di lavoro non eroghi gli assegni familiari 2020? La richiesta di tali assegni deve essere fatta per via telematica all’INPS, ma è il datore di lavoro che deve corrisponderli mensilmente in busta paga.

Assegni familiari 2020: cosa succede dopo la domanda

Una volta che l’INPS accetta la domanda, è il datore di lavoro che si occupa dell’erogazione degli assegni familiari. Come? Inserisce manualmente l’importo in busta paga, sotto la voce ANF. Il datore di lavoro prima anticipa tali importi, successivamente opera un conguaglio dei contributi previdenziali dovuti all’INPS, nel modello F24 ogni 16 del mese.

Se il datore di lavoro decide di non corrisponderli, commette reato. Le somme erogate in busta paga, infatti, vengono poi restituite dall’INPS come compensazione con i contributi previdenziali.

Assegni familiari 2020: cosa sono

Si tratta di una prestazione economica erogata dall’INPS, a nuclei familiari appartenenti ad alcune categorie di lavoratori:

  • i lavoratori dipendenti;
  • titolari di pensione.

La misura di questa prestazione avviene secondo determinate tabelle, fornite annualmente dall’INPS. A seconda di diverse situazioni familiari, ci sono degli scaglioni di reddito.

Assegni familiari 2020: l’importo

L’importo degli assegni familiari non è univoco per tutti i lavoratori. La cifra della prestazione economica varia: