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Quali sono gli obblighi di un lavoratore in smart working? Scopriamo nel dettaglio cosa fa un lavoratore secondo questa modalità di lavoro.

Cosa è lo smart working?

Lo smart working, o altrimenti noto come lavoro agile, è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato ed ha le seguenti caratteristiche: non presenta vincoli di orario e spazio e c’è una organizzazione per obiettivi stipulata tra lavoratore e datore di lavoro.

Al lavoratore viene garantita la parità di trattamento economico e e normativo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte nel nuovo dpcm ha fortemente raccomandato alle aziende, qualora possibile, di utilizzare questa modalità di lavoro in questa delicata situazione di seconda ondata di contagi.

Obblighi del lavoratore in smart working

Il lavoratore che è chiamato a lavorare in smart working deve garantire lo stesso numero di ore che farebbe in ufficio. Innanzitutto, non sono ammesse assenze ingiustificate. Inoltre, non sono ammessi comportamenti inopportuni o illeciti disciplinari.

Il lavoratore che opera in smart working sostanzialmente deve rispettare le stesse regole di chi lavora in ufficio. Deve adempiere alle mansioni che svolgerebbe in azienda e non può venir meno agli obiettivi prefissati con l’azienda. Restano esclusi dai doveri del lavoratore in smart working alcuni benefit come buoni pasto o indennità di mensa. Ad oggi, questo metodo di lavoro rappresenta una delle soluzioni più efficaci per contrastare il Coronavirus.